Bollette: dal 1° ottobre cambia tutto per milioni di italiani

Dall'inizio del nuovo anno energetico, il 1° ottobre, cambia l'aggiornamento dei prezzi, fatto su base mensile e non più trimestrale

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Ci sono importanti novità che riguardano le bollette. Dal 1° ottobre, infatti, scattano diverse misure per tutelare gli italiani da ulteriori aumenti che potrebbero arrivare nei prossimi mesi. L’Arera ha fatto sapere che in quella data scatteranno infatti nuove modalità di aggiornamento del costo della materia prima gas. E sarà anche aperto un tavolo emergenziale con le associazioni dei consumatori.

Cosa cambia dal 1° ottobre nella bolletta del gas: le misure

In autunno, per tutti i clienti con utenze domestiche nelle condizioni di tutela, che oggi sono circa 7,3 milioni, partirà l’aggiornamento mensile e non più trimestrale del prezzo del gas. Il nuovo metodo sarà in vigore fino a gennaio 2023, in coincidenza con il termine previsto per la tutela gas. Che tuttavia potrebbe essere differito fino a gennaio 2024, in allineamento con la fine della tutela per l’elettricità.

All’inizio di ogni mese, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente pubblicherà i valori di riferimento del mese precedente. Inoltre non saranno più utilizzate come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso Psv italiano.

Con le nuove disposizioni sono anche introdotti specifici obblighi di trasparenza a carico dei venditori che dovranno notificare in bolletta eventuali ricalcoli di prezzo rispetto a quanto fatturato in precedenza, e creare un’apposita sezione sul proprio sito internet per spiegare i motivi di eventuali aumenti e tutti i fattori di determinazione dei prezzi.

A cosa serve l’aggiornamento mensile dei prezzi del gas

Ma cosa significa per i consumatori tutto questo? Anzitutto un meccanismo più dinamico permetterà di non trasferire sulle bollette i costi di copertura del rischio. E di intercettare con maggiore rapidità ed efficacia eventuali vantaggi derivanti da eventuali decisioni prese a livello europeo come il tetto al prezzo del gas, cioè il price cap di cui si è discusso lo scorso periodo.

Insomma, la misura non sarà l’atteso intervento strutturale che fermerà gli aumenti, ma renderà più sicure le forniture per i consumatori, e più prevedibili i costi in bolletta. Si riducono infatti le incertezze sulla disponibilità di gas e le criticità per i venditori nel reperire sui mercati all’ingrosso il gas necessario per soddisfare la domanda, rifacendosi sui clienti stessi con rincari in bolletta.

Ovviamente, viene sottolineato in una nota dell’Arera, a questi interventi sarà necessario affiancare iniziative nazionali e comunitarie per ripristinare gli equilibri della domanda e dell’offerta, con la riduzione della prima, e identificare meccanismi per la gestione di interventi in caso di emergenze e penuria di materie prime.

Ma le buone notizie finiscono qua. È infatti attesa una nuova stangata sulle bollette di luce e gas, di cui vi abbiamo parlato qua. Per quanto riguarda il bonus bollette, sono cambiati i requisiti che riguardano l’Isee. Qui la nuova guida per richiedere l’incentivo. E con tutti rincari, in questo momento, c’è poco da essere felici. Anche se, a ben vedere, ci sono stati effetti positivi per i bilanci pubblici. Lo Stato ha beneficiato dell’inflazione: qua vi abbiamo spiegato nel dettaglio quanto ha guadagnato e perché.