Auto, c’è un marchio italiano che sta battendo ogni record

Fatturato in continua crescita ed esportazioni alle stelle: ecco l’azienda della Motor Valley romagnola che sembra non risentire della stretta green europea

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Uno dei temi più delicati che la politica italiana sta affrontando nel rapporto con le istituzioni comunitarie riguarda lo stop alla produzione di auto alimentate a benzina e diesel. La Commissione europea ha tracciato una deadline al 2035 per la realizzazione di vetture con motori endotermici: una scadenza che sta facendo tremare buona parte del nostro comparto dell’automotive, con centinaia di aziende in tutta Italia che temono di non riuscire a riconvertire la propria attività in un tempo così limitato. In particolare, le imprese attive nella Motor Valley emiliano romagnola stanno vivendo con apprensione questo enorme cambiamento, che avrà ripercussioni su lioni di lavoratori.

Al momento, chi sembra non avere alcuna preoccupazione è la filiera delle auto di lusso. Un mercato che ha ripreso a macinare numeri da record fin dai primi mesi di allentamento delle restrizioni dopo il biennio di emergenza pandemica. Nello specifico, c’è un’azienda italiana che sta frantumando ogni primato in termini di guadagni e fatturato, rafforzando la propria leadership a livello globale e rendendosi protagonista di una crescita oltre ogni aspettativa.

Lamborghini non si ferma più: numeri da record

Nel corso del 2022 ben 9.233 auto sportive di lusso sono state consegnate in tutto il mondo da Lamborghini, che quest’anno festeggia i 60 anni di attività registrando un livello di introiti che non ha precedenti nella sua storia recente. Nei dodici mesi dello scorso anno, l’azienda con sede a Sant’Agata Bolognese ha realizzato un fatturato da 2,38 miliardi di euro, una cifra maggiore del 22% rispetto a quella dell’anno precedente. Anche l’utile operativo è balzato in avanti del 56%, arrivando a superare i 614 milioni di euro. Dati che confermano quanto detto in precedenza: non si tratta di una fisiologica ripresa dopo un periodo di difficoltà, ma di un trend costante che permette a Lamborghini di issarsi in vetta alle classifiche degli esperti.

L’impresa di proprietà del gruppo Volkswagen è amministrata dal dirigente tedesco Stephan Winkelmann, a cui va riconosciuta gran parte del merito. Fin dai primi tempi dopo la sua nomina a CEO, è stato lui a decidere di puntare sull’aumento del comfort che una macchina può garantire al proprio acquirente: “Gli eccezionali risultati che stiamo conseguendo – ha spiegato in conferenza stampa – sono frutto della scelta di molti clienti che hanno richiesto vetture con molti accessori, attivando anche delle particolari personalizzazioni del prodotto che andavano a comperare”. In generale, invece, per l’Italia il 2022 è stato un anno nero per le auto, anche per le elettriche. In più gli italiani si stanno preparando all’aumento della Rc auto.

I segreti di Lamborghini, leader mondiale delle auto da lusso

A livello di appeal internazionale, gli Stati Uniti rimangono la destinazione più solida per Lamborghini, che nel solo 2022 ha inviato oltreoceano ben 2.721 veicoli di nuova immatricolazione. Il secondo mercato globale è la Cina, che guarda con grande interesse all’azienda emiliano romagnola soprattutto per le ragioni citate all’inizio: per uniformarsi alle direttive dell’Unione europea, entro la fine dell’anno verrà presentato il nuovo motore ibrido plug-in, dotato di 3 generatori elettrici che abbasseranno drasticamente il livello medio delle emissioni di ogni vettura. Un primo passo verso l’ibridazione di tutta la gamma, fissata per la seconda metà del 2024. Nel nostro paese, intanto, tra le auto ibride migliori più vendute ci sono la Kia Niro e e la Honda Civic.

“Le esigenze di esportazione – ha evidenziato Winkelmann – sono un fattore determinante nella scelta delle nostre politiche industriali, così come il rispetto delle norme comunitarie”. Uno dei primi modelli su cui verrà impostato il cambiamento in chiave green è il suv Urus, re incontrastato delle vendite con 5.360 unità vendute all’estero. Anche dal punto di vista delle prestazioni ci sono pochi eguali in circolazione, come confermato dall’ultima valutazione rilasciata da Quattroruote, che ha assegnato un punteggio medio di 4,7 su 5 per tutti gli ambiti analizzati.