Allarme siccità, è a rischio anche l’acqua in bottiglia?

L'emergenza siccità che sta interessando tutta la Penisola potrebbe mettere a rischio anche le riserve destinate all'acqua in bottiglia?

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

È ancora allarme siccità in tutta Italia. L’emergenza è un problema endemico al Sud e al Centro, che si ripete all’inizio di ogni stagione calda. Ma adesso sta interessando anche il Nord. La mancanza di piogge, che da mesi latitano su tutta la Penisola, e il clima estremo hanno causato una situazione senza precedenti che rischia di mettere in ginocchio prima il settore agricolo, con campi e allevamenti in cui non arriva l’acqua, e poi le grandi città.

Emergenza siccità in Italia: pronte misure straordinarie e nuove zone rosse

I fiumi e i laghi sono sempre più secchi, e il Governo sta correndo ai ripari per trovare soluzioni a breve termine per prevenire la catastrofe. Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha dichiarato che in questo momento è “oggettivamente complicato” fare previsioni, ma che è evidente che “c’è una situazione drammatica in molte zone d’Italia”.

Le aree rosse, quelle cioè dove si rileva una importante diminuzione dei livelli di fiumi e laghi, potrebbero moltiplicarsi nel corso delle settimane. “Ci aspettiamo che quasi tutto il Paese, nel corso delle prossime settimane, entri in zona rossa“. A luglio, intanto, potrebbe scattare un nuovo stato di emergenza che non è ovviamente lo stesso proclamato da Mario Draghi per assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina.

Per il momento solo in Lombardia è stato dichiarato lo stato di emergenza, con importanti limitazioni all’uso dell’acqua cittadina e la sospensione temporanea degli attracchi in alcuni scali del Lago Maggiore, dato che il basso livello dell’acqua potrebbe danneggiare le imbarcazioni.

Nelle altre parti d’Italia il razionamento è previsto da alcune amministrazioni locali, ma con una situazione simile potrebbero presto arrivare nuove decisioni che potrebbero limitarne addirittura l’uso domestico su scala nazionale. Lecito chiedersi, dunque, se, quando i rubinetti casalinghi saranno chiusi, sarà possibile comunque comprare acqua in bottiglia.

Mancherà l’acqua minerale nei supermercati? Cosa dicono i produttori

Sulle pagine de Il Fatto Quotidiano si sono espressi alcuni dei vertici delle aziende produttrici di acque minerali nel nostro Paese, esprimendo dubbi e paure per il futuro. Ma anche rassicurazioni sull’ambiente e sul fatto che le attività umane non danneggeranno ulteriormente il patrimonio pubblico naturale.

Il gruppo Sanpellegrino, che controlla il marchio Levissima, fa sapere che “la protezione delle fonti rappresenta da sempre una priorità per l’azienda”, e per questo si è deciso di “diminuire l’emungimento di una quantità di acqua in linea con la naturale ricarica dell’acquifero, in un’ottica di tutela a lungo termine dell’ecosistema”.

Dà rassicurazione invece Ettore Fortuna, vicepresidente di Mineracqua, l’associazione che riunisce circa 40 produttori di acque minerali. “Generalmente i percorsi sotterranei delle acque minerali raggiungono profondità rilevanti, anche di diverse centinaia di metri, impiegando decine di anni”

“Nel suo viaggio sotterraneo l’acqua si depura gradualmente e a contatto con le rocce si arricchisce di sali minerali, che conferiscono le caratteristiche proprie di ogni tipologia di acqua”, ha sottolineato. La lunga durata del percorso farebbe sì che le sorgenti non si esauriscono così facilmente nei periodi di siccità.

Insomma, per ora non ci sono particolari segnali d’allarme per l’industria dell’acqua, e non dovremmo assistere nel breve periodo a una penuria sistemica di bottiglie sugli scaffali.

A patto però che la situazione si risolva nei tempi opportuni e che i grandi stabilimenti non sprechino una risorsa così preziosa, che in questi mesi sta facendo sentire la sua mancanza e la sua importanza vitale. Se manca l’acqua in città, in ogni caso, bisogna ricordare che sono previste misure dallo Stato, anche in forma di indennizzi.