Stato di emergenza al 31 dicembre 2022: facciamo chiarezza

La misura rivolta ad assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale. Nulla a che vedere con quello relativo alla pandemia.

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Paolo Viganò

Giornalista di attualità politico-economica

Classe 1974, giornalista professionista dal 2003, si occupa prevalentemente di politica, geopolitica e attualità economica, con diverse divagazioni in ambito sportivo e musicale.

Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza fino al prossimo 31 dicembre 2022 per “assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale” in relazione alla guerra in Ucraina.

“Il Consiglio dei ministri – si apprende da Palazzo Chigi – ha deciso di incrementare le misure di soccorso ed assistenza alle persone che, in maniera massiccia, stanno cercando e cercheranno rifugio nell’Unione europea” a seguito del conflitto in Ucraina. “Per questo motivo” il Cdm “ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, rivolto ad assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto”. Lo stato d’emergenza, dagli iniziali tre mesi, si prolungherà quindi all’intero 2022.

Decreto Ucraina e stato di emergenza

Il decreto Ucraina, oltre alla promulgazione dello stato di emergenza per la guerra in corso, prevede una serie d’iniziative a favore dell’Ucraina. Sono stati approvati all’unanimità una serie di provvedimenti per facilitare gli aiuti militari e non. Il “decreto Ucraina” prevede:

  • l’invio di soldati e mezzi militari sul fronte orientale della Nato;
  • lo stanziamento di fondi per gli aiuti umanitari in Ucraina;
  • il rafforzamento, nel periodo del conflitto, dell’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri per la tutela degli italiani all’estero e la Protezione civile, che potrà intervenire anche in Ucraina in caso di emergenze umanitarie.

Stato di emergenza per la fornitura di gas

Vi è poi una parte dedicata al rischio imprevisto per “il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale”. A tal proposito, viene autorizzato in anticipo l’utilizzo di misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza.

Tale norma permette di ridurre – qualora necessario – la riduzione del consumo di gas nelle centrali elettriche oggi attive, “attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili. Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale”.

Lo stato di emergrenza Covid resta al 31 marzo

Lo stato di emergenza dichiarato per la guerra in corso tra Ucraina e Russia non ha nulla a che fare con lo stato di emergenza per la pandemia, che scadrà in ogni caso il 31 marzo 2022. Per gli italiani non cambia nulla. Sul territorio italiano la configurazione dello stato di emergenza per gli aiuti all’Ucraina non ha alcun tipo d’impatto. Il nuovo stato di emergenza non interferisce con la durata del precedente e non c’è sovrapposizione. La loro funzione è infatti totalmente diversa. Lo stato di emergenza per la guerra in Ucraina avrà una durata fino al 31 dicembre, con possibilità di revoca qualora non fosse più necessario.