Airbnb lancia un nuovo servizio, che però a molti non piace

Le novità del servizio lanciato da Airbnb, che torna alle origini: quali sono i rischi che fanno suonare l'allarme

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il sistema Airbnb continua a evolversi e far discutere, considerando come in alcune città il sistema di affitti brevi abbia mandato in tilt il mercato. Trovare un alloggio è diventato un incubo per molti, tenendo conto di come i proprietari possano spesso guadagnare molto di più andando a caccia di turisti.

La società, consapevole di tutto ciò, pare intenzionata a fare una sorta di passo indietro, riallacciando i rapporti con quella parte di clientela che mira a vivere esperienze, muovendosi da un luogo all’altro, di casa in casa, senza dover spendere una piccola fortuna. A volte basta anche soltanto un letto dove riposare, così da ripartire al mattino seguente per una nuova avventura. La novità del 2023 di Airbnb si chiama Rooms, ovvero Stanze Private nella traduzione per il mercato italiano.

Cos’è Stanze: novità Airbnb

In origine Airbnb, oggi un colosso di caratura globale, era nato dall’esigenze dei suoi fondatori di pagare un caro affitto a San Francisco. Decisero così di condividere una delle loro stanze, aprendola a persone di passaggio per un introito extra. Quell’idea si è enormemente evoluta da allora, generando un mercato molto proficuo e, al tempo stesso, problematico.

Con Stanze sembra si voglia tornare a quella filosofia iniziale di condivisione. Persone comuni, non professionisti del fitto, aprono casa per facilitare l’esperienza dei viaggiatori, parlare con loro e arricchirsi dalle vicendevoli avventure. Un incrocio di culture che ha inizio con una stanza o un semplice divano offerto dietro un minimo pagamento. Considerando il netto aumento della vita e, in molti Paesi come in Italia, l’abbassamento degli stipendi, si vuole garantire a tutti la chance di viaggiare, pur non avendo i mezzi necessari per permettersi una casa in affitto tutta per sé o una camera d’albergo in pieno centro e ricca di servizi. Il costo medio a notte dovrebbe aggirarsi intorno ai 60 euro con Stanze, avendo la chance d’essere introdotti a una città, tra cultura, abitudini, eventi e luoghi da visitare, dai propri abitanti, con i quali ci si ritroverà a condividere l’alloggio.

C’è però una questione che si è sollevata in maniera quasi automatica, quella della sicurezza di Stanze di Airbnb. Come pensa l’azienda di garantire la tutela di quella fetta di clientela, si prevede ampia, soprattutto giovanissima, che usufruirà della novità Rooms? L’esempio comparso nella mente di molti è quello di una donna in viaggio da sola, che potrebbe ritrovarsi sul divano di un malintenzionato. Impossibile pensare che un servizio di questo tipo possa essere destinato soltanto a una fetta di popolazione, offrendo come risposta un semplice: certi soggetti non dovrebbero correre il rischio.

In merito si è espresso a SkyTg24 l’Ad italiano Giacomo Trovato: “Ci basiamo soprattutto sul concetto di reputazione. Attraverso le recensioni degli altri viaggiatori si ha la chance di selezionare l’host migliore. Si può inoltre fare domande in chat privata a chi ci ospiterà. Se qualcosa dovesse andare male, il Servizio Clienti mette a disposizione una linea dedicata, per essere assistiti immediatamente”. Una risposta che non soddisfa pienamente, anzi, considerando come ciò prevede la rinuncia a quegli alloggi senza recensioni. Al tempo stesso, quale garanzia può dare una chat privata con un eventuale malintenzionato, che di certo non svelerà la propria vera natura. Parlare di Servizio Clienti dà per scontato che i pericoli maggiori siano legati a eventuali truffe economiche, quando in realtà i timori sono ben più allarmanti.

Rooms Airbnb: cosa sapere

Si è parlato di un prezzo medio di 60 euro a notte, a giudicare dalle più di 1000 adesioni al progetto. Una tariffa non propriamente economica, a dire il vero, considerando le spese legate al servizio e alla pulizia, che sicuramente faranno aumentare questa quota. Immaginare di spendere 200 euro circa per un lungo fine settimana, dal venerdì alla domenica, con bagno condiviso, pochissima privacy e un divano sul quale riposare, non è forse la grande rivoluzione che l’azienda ritiene di star pubblicizzando.

In questo clima di cambiamento interno, la grande novità è rappresentata dallo sconto garantito a chi prenota per lunghi periodi. I nomadi digitali aumentano e sempre più spesso c’è chi trova il coraggio di lasciarsi tutto alle spalle e visitare nuovi Paesi, continuando a lavorare online. Chi soggiornerà per più di tre mesi, dunque, riceverà uno sconto del 50% sui costi del servizio. Il nuovo sistema prevede, inoltre, istruzioni più chiare sul check-out, una generale miglioria delle mappe, funzione di salvataggio rapido e calendario con le disponibilità di tutti gli alloggi messi tra i preferiti.