Manovra, Ue con Dombrovskis bacchetta Meloni

Cosa ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Dombrovskis sulla Manovra del governo Meloni? Ecco parole, accuse e chiarimenti

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Parole come quelle di Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, non potevano che scatenare un caso politico. Ospite di Sky TG24, ha spiegato come il piano di Bilancio 2024 italiano non rispetti le raccomandazioni del Consiglio europeo.

Di fatto, ha sottolineato, la Commissione europea ha svolto un’analisi approfondita delle Manovre di tutti i Paesi membri. Uno sguardo a ciò che sarà il 2024 sotto l’aspetto economico per l’Ue, dunque. L’Italia non è la sola ad aver subito un giudizio negativo, con Dombrovskis che ha ribadito: “Abbiamo chiesto al governo italiano di dare il via a delle azioni, così da rimettersi in linea con le nostre raccomandazioni”.

L’avvertimento dell’Europa

La manovra del governo di Giorgia Meloni non convince, dunque, per quanto Valdis Dombrovskis spieghi di non avere la posizione per dire quali saranno le scelte politiche da prendere in Italia: “Sarò però in contatto con le autorità competenti italiane”. L’idea sembra quella di discutere dei prossimi passi da compiere insieme.

Tutto ciò giunge però coma una bacchettata, in un rapporto quasi come quello che intercorre tra professore e studente. Questa è almeno la percezione di parte della classe politica e, al tempo stesso, della pancia del Paese. Sul fronte europeo, la Commissione avvierà delle procedure per deficit eccessivo, analizzando i dati raccolto nell’autunno 2023. Da qui nasce la raccomandazione di adottare posizioni fiscali più prudenti, considerando il livello di debito e deficit.

La reazione politica

Parole come quelle di Dombrovskis non potevano che dare il via a una riscossa da parte dell’opposizione. Il vicepresidente del M5S, Mario Turco, si è così espresso all’Ansa: “Al governo Meloni non è bastato riproporre ricette di austerità che hanno tagliato pensioni, sanità, fondi al Sud e ogni investimento. Adesso si appresta anche a una maxi svendita di asset statali, da Eni a Poste, da rete Tim a Ferrovie, che impoverirà il Paese. Dopo tutto questo, si becca anche la ramanzina per i conti pubblici non in linea. Preparatevi, perché arriverà una manovra correttiva con ulteriori tagli e tasse”.

Le voci si sollevano, ovviamente, anche sul fronte PD con la deputata Debora Serracchiani. Ha sottolineato come, prima di questo intervento, la narrazione dei rapporti con l’Europa proposta da Meloni e Giorgetti fosse ben differente: “Evidentemente c’è più di un problema e vorremmo che lo chiarissero”.

Il senatore Maurizio Gasparri non si lascia però intimidire da certe parole. Ironico, guarda a un futuro in cui Dombrovskis sarà sostituito, al termine del suo mandato, ribadendo come l’Italia abbia ricevuto giudizi confortanti sulla recente Manovra.

Il chiarimento

Il Mef ha rapidamente tentato di gestire la situazione con una nota rilasciata in serata: “Le parole di Dombrovskis ripetono il giudizio espresso dalla Commissione europea il 21 novembre scorso sul documento programmatico dell’Italia per il 2024”.

Nessun dubbio per Giorgetti al tempo e nessun caso oggi, pare di capire. A porre la parola fine è poi la Commissione Ue, che ha spiegato come la posizione sul bilancio italiano resti invariata. Nessun allontanamento ulteriore, dunque, come paventato. Dombrovskis ha soltanto ribadito concetti già espressi e che il governo Meloni conosce: “Il progetto di piano di bilancio dell’Italia non è perfettamente in linea con la raccomandazione del Consiglio del 14 luglio 2023. – ha spiegato un portavoce – La Commissione invita l’Italia a essere pronta ad adottare le misure necessarie”.