Alcune voci di possibili dimissioni da parte del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti hanno scosso la maggioranza. Giorgetti, già spesso in contrasto con alcuni esponenti del governo su temi economici e soprattutto sulla disponibilità limitata di fondi per determinati interventi, potrebbe, secondo alcune ipotesi, lasciare il dicastero per diventare membro della prossima Commissione europea.
La Lega, con il segretario Matteo Salvini prima e con lo stesso Giorgetti poi ha però smentito queste voci, assicurando che il ministro non ha intenzione di lasciare il proprio posto, mentre l’esecutivo si prepara ad affrontare un autunno complicato che potrebbe prevedere, oltre alla legge finanziaria, una manovra correttiva per ridurre il deficit.
Le voci sulle dimissioni di Giorgetti
Nella mattinata del 3 giugno il quotidiano Repubblica ha riportato voci che avrebbero suggerito le possibili dimissioni, in un tempo relativamente breve, del ministro dell’Economia e delle Finanze, il leghista Giancarlo Giorgetti. Tra i più istituzionali esponenti dell’esecutivo, Giorgetti si è spesso trovato a dover limitare il raggio d’azione di altri ministeri a causa della scarsa disponibilità di fondi che lo Stato ha a disposizione in questo momento.
Repubblica ha sottolineato come questa circostanza starebbe mettendo a rischio la sua posizione, riportando anche alcune dichiarazioni che il ministro avrebbe pronunciato parlando con alcuni tecnici del suo dicastero: “Preparatevi a fare senza di me” avrebbe detto Giorgetti. Il quotidiano ha poi sottolineato come, se le elezioni europee dovessero mostrare un netto spostamento a destra del Parlamento, quello di Giorgetti potrebbe essere un nome spendibile come membro italiano della Commissione europea che rappresenti l’attuale area di governo.
Nel governo le prospettive su questo cambiamento sarebbero differenti. Se da una parte Matteo Salvini vedrebbe il cambio al Tesoro di buon occhio, meno convinta sarebbe la premier Giorgia Meloni. Queste indiscrezioni hanno però causato la reazione immediata della Lega.
La smentita e il ruolo di Giorgetti nelle prossime mosse del governo
La prima smentita è arrivata da parte del segretario della Lega Matteo Salvini. Impegnato a controllare i danni fatti dalle dichiarazioni di un deputato del suo partito, Claudio Borghi, contro il presidente della Repubblica, il ministro dei Trasporti ha anche specificato che non ci sarebbero prospettive di dimissioni in vista per Giorgetti: “Giorgetti stanco e pronto a lasciare? Fantasie. Il problema di certa stampa italiana, che poi perde copie nelle edicole, è che sovrappone i propri desideri alla realtà. Giorgetti sta difendendo i risparmi degli italiani” ha dichiarato.
Anche Giorgetti stesso è intervenuto, definendo le indiscrezioni di Repubblica “confuse” e confermando quindi la sua permanenza all’interno del governo. Il ministro si troverà ad affrontare un periodo complicato nei prossimi mesi, durante i quali l’Italia dovrà rientrare da una situazione di debito e deficit molto alti e in violazione delle nuove norme europee, pur meno rigide del passato.
Secondo molti osservatori, questa problematica andrà risolta con una manovra correttiva prima della prossima legge finanziaria. Tagli che garantiscano che lo Stato italiano non spenderà più soldi di quanti ne guadagni, facendo altro debito e peggiorando le prospettive future a dispetto della richiesta europea di risanamento dei conti.