Stellantis importerà auto elettriche cinesi in Italia: accordo con Leapmotor

Stellantis e Leapmotor hanno raggiunto un accordo per l'esportazione delle auto elettriche cinesi in Europa

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

L’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares ha annunciato, durante una conferenza stampa in Cina, che il gruppo importerà in diversi Paesi tra cui anche l’Italia le auto elettriche dell’azienda cinese Leapmotor, da circa un anno partner di Stellantis stessa che ha una significativa partecipazione nel suo capitale.

Leapmotor è parte di un gruppo di società cinesi che sta producendo moltissime auto elettriche a basso costo per esportarle sui mercati occidentali, intenti a ridurre le emissioni create dai trasporti per limitare gli effetti del cambiamenti climatico. Spesso però queste società hanno difficoltà a trovare una rete di vendita in Europa e le loro auto rimangono ferme anche mesi nei porti. Leapmotor inoltre era anche coinvolta in un progetto di rilancio dell’impianto torinese di Mirafiori, poi sfumato.

L’accordo tra Stellantis e Leapmotor

L’amministratore delegato di Stellantis, il gruppo automobilistico che controlla anche Fiat, Carlos Tavares, ha parlato in una conferenza stampa congiunta con il fondatore e Ceo di Leapmotor Zhu Jiangming. Le due società sono entrate nella fase operativa della loro partnership, che prevede che Stellantis aiuti l’azienda cinese a importare le proprie auto elettriche a basso costo in Europa.

Da ottobre 2023 Stellantis è azionista strategico di Leapmotor. Controlla infatti circa il 20% delle azioni della società cinese, acquisite con un investimento da oltre 1,5 miliardi di euro. Parte di questo accordo era anche la creazione di una joint venture dedicata proprio all’esportazione delle vetture cinesi sul mercato europeo.

Una prospettiva che si realizzerà a partire da settembre del 2024, a poco meno di un anno dall’inizio della partnership. Le trattative sono infatti ormai concluse e da quel momento Leapmotor inizierà a sfruttare la struttura di consegne di Stellantis per portare ai consumatori di 9 Paesi europei i propri prodotti. Si tratta di  Francia, Belgio, Spagna, Portogallo e anche dell’Italia.

Inizialmente l’obiettivo di questa operazione è fare concorrenza a Tesla, che sta dominando il mercato delle berline elettriche in Europa. Leapmotor proporrà per questa ragione il Suv C10, ma è un altro il modello che interessa di più l’Italia. Si tratta di T03, una compatta da meno di 20mila euro di prezzo che, in caso di successo, potrebbe essere prodotta anche in Europa, negli stabilimenti di Tichy in Polonia o di Mirafiori in Italia

Le parole di Tavares

Carlos Tavares ha specificato gli obiettivi di questa partnership con Leapmotor anche per il prossimo futuro: “Cominceremo portando i veicoli Leapmotor in nove Paesi, compresa l’Italia, la Francia, il Belgio, la Spagna e il Portogallo. Il piano di vendita sarà supportato da almeno 200 punti vendita, le concessionarie Stellantis & You saranno parte integrante di questa distribuzione. Partiremo a settembre 2024″ ha esordito l’amministratore delegato di Stellantis.

“Dal quarto trimestre entreremo anche in altre regioni importanti, ovvero Sud America, regione cruciale per Stellantis, poi procederemo con Medio Oriente e Africa, quindi con India e Asia Pacifico. Il lancio sarà condotto in modo potente e aggressivo, ci aspettiamo una spinta significativa alle vendite di Leapmotor fuori della Cina” ha poi continuato Tavares espandendo l’orizzonte geografico dell’operazione.

“Vogliamo che sia un successo, l’obiettivo è vendere e produrre veicoli Leapmotor fuori dalla Cina, è lo scopo di questa joint venture, portando velocemente sul mercato veicoli elettrici smart ed accessibili. Il primo è l’accelerazione con cui portiamo Ev sul mercato, il secondo è che mettiamo a disposizione tecnologie eccellenti, le migliori a disposizione, efficienti dal punto di vista dei costi. Il terzo punto sarà il fatto che Stellantis avrà la possibilità di avere a disposizione altri Ev da mettere sul mercato, facendo progressi nell’esecuzione del piano strategico Dare Forward 2030″ ha poi concluso il Ceo del gruppo che include anche Fiat.

Le auto elettriche cinesi in Europa e Mirafiori

L’accordo tra Stellantis e Leapmotor può sembrare all’apparenza secondario, ma risolve uno dei principali problemi che le aziende cinesi che producono auto elettriche stanno affrontando per dare il via alle loro operazioni in Europa. Senza una solida struttura che permetta di vendere le proprie vetture, infatti, diverse aziende si stanno ritrovando in una posizione difficile: quella di non essere in grado di raggiungere i propri potenziali clienti.

Il risultato è evidente se si guarda ai porti europei, come riportato dal Financial Times. Diversi scali, tra cui quello di Livorno, sono invasi da auto elettriche cinesi che rimangono parcheggiate per settimane all’interno degli spazi portuali. Senza una rete di vendite capillari, il viaggio di questi prodotti si ferma al primo impatto con l’Europa, senza nemmeno la possibilità di fare concorrenza ai produttori continentali.

Per Leapmotor poter contare sulla rete di vendita di Stellantis, una delle più capillari d’Europa grazie al controllo che il gruppo esercita su alcuni dei più famosi marchi automobilistici di diversi Paesi del Vecchio Continente, potrebbe significare un vantaggio competitivo importante nei confronti delle altre aziende cinesi. Stellantis invece vuole sfruttare questa opportunità per rilanciare la produzione di auto elettriche.

Leapmotor infatti ha mostrato, come altre aziende cinesi, interesse a produrre auto direttamente in Unione europea. La ragione di questa mossa è da ricercare soprattutto nel timore che l’Ue possa introdurre pesanti dazi, come già fatto dagli Usa, sulle auto che provengono dalla Cina. Utilizzare uno stabilimento europeo permetterebbe, a fronte di un aumento dei costi di produzione, di continuare a vendere le proprie vetture senza preoccupazioni di questo tipo.

Stellantis ha da offrire diverse opzioni in questo senso. Negli ultimi anni il gruppo ha ridotto gli investimenti in diversi impianti europei, sia dal punto di vista della manodopera che della ricerca e sviluppo, come dimostra la recente campagna di assunzione di centinaia di ingegneri in Paesi in via di sviluppo. Questo ha lasciato alcuni stabilimenti in una situazione precaria. In Italia l’esempio più evidente è Mirafiori, la storica fabbrica Fiat di Torino.

Nelle scorse settimane Leapmotor sembrava pronta a subentrare a Fiat nell’impianto, che al momento è specializzato proprio nella produzione di auto elettriche di piccole dimensioni, con la Fiat 500e. Bisogna però considerare anche la concorrenza della fabbrica polacca di Tichy, sempre di proprietà di Stellantis, che ha caratteristiche simili e potrebbe garantire un minor costo del lavoro per l’azienda cinese. Tutto dipenderà comunque dal successo di T03.