Stellantis evita i dazi americani in Canada e Messico, cosa prevede l’accordo

John Elkann ha dichiarato che Stellantis potrebbe evitare i dazi americani a Canada e Messico grazie al fatto che le auto che produce nei due paesi utilizzano componenti statunitensi

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 26 Febbraio 2025 16:49

Il presidente di Stellantis John Elkann ha annunciato che, secondo gli accordi presi, il gruppo dovrebbe essere in grado di evitare che le sue auto prodotte in Canada e in Messico subiscano dazi per essere importate negli Stati Uniti.

Una buona notizia per il gruppo, che sta vivendo un periodo difficile, in particolare con l’arrivo dei primi dati definitivi riguardo al 2024. Stellantis ha visto gli utili diminuire del 70%, con un calo del fatturato di circa il 17%.

Stellantis trova l’accordo con gli Usa sui dazi

Elkann, secondo quanto dichiarato all’agenzia di stampa Radiocor, sostiene che, grazie ad alcune norme contenute nell’accordo di libero scambio tra Canada, Messico e Usa (Usmca), firmato proprio durante la prima amministrazione di Donald Trump, le auto di Stellantis non dovrebbero subire dazi di importazione negli Stati Uniti se provenienti dagli altri due Paesi.

All’inizio di marzo potrebbero riprendere le discussioni tra Messico, Canada e Usa riguardo ai dazi. Trump li ha minacciati e poi subito ritirati all’inizio di febbraio, rimandando di un mese la decisione definitiva. In caso di mancato accordo, il rischio è l’imposizione di barriere doganali fino al 25% su tutti i prodotti importati attraverso i confini di terra americani.

Le dichiarazioni di Elkann

“Stellantis ha sostenuto con forza la politica del presidente Trump volta a promuovere l’industria manifatturiera americana. Abbiamo annunciato grandi investimenti negli Stati Uniti nelle prime 100 ore della sua nuova amministrazione” ha dichiarato Elkann riguardo all’accordo.

“Riteniamo che le conversazioni siano state costruttive e riteniamo inoltre che la prima amministrazione Trump, nel negoziare l’Usmca, sia stata molto attenta a garantire che i prodotti che costruiamo in Canada e in Messico abbiano componenti statunitensi e a nostro avviso quei prodotti dovrebbero rimanere esenti da dazi” ha spiegato il presidente di Stellantis.

Elkann ha poi sottolineato quale dovrebbe essere l’obiettivo dei dazi di Trump: “La vera opportunità per l’amministrazione, al fine di incrementare realmente i posti di lavoro in America e le opportunità e gli investimenti nel settore manifatturiero, sia colmare le lacune normative che attualmente consentono a circa 4 milioni di veicoli senza alcun componente statunitense di entrare comunque nel Paese.”

Il futuro di Stellantis negli Usa

Come accennato anche da John Elkann, Stellantis ha investito negli Stati Uniti fin dall’inizio della presidenza Trump, anche per cercare di evitare dazi di importazione sulle proprie auto nel Paese. Tra gli investimenti già avviati nel 2025, ci sono:

  • La riattivazione della produzione di pick-up di medie dimensioni nell’impianto di Belvidere, in Illinois
  • L’avvio della produzione della Dodge Durango, al Detroit Assebly Center
  • L’espansione dell’impianto di Toledo, in Ohio
  • L’aggiornamento dell’impianto di Kokomo, in Indiana, dove si produce il motore Hurricane 4

La crisi di Stellantis nel 2024

Stellantis deve riprendersi da un 2024  molto difficile. Secondo i resoconti finanziari pubblicati dal gruppo il 26 febbraio, il fatturato del gruppo è calato in un anno del 17%. Il dato che preoccupa è però quello degli utili, crollati del 70%.

L’azienda ha tentato di limitare i danni per i propri investitori, distribuendo comunque un dividendo pari a 68 centesimi di euro per azione, mantenendo il rendimento al 5%.