Il Governo ha avviato una procedura per l’ipotesi mancato rispetto del Golden Power nei confronti del socio cinese di Pirelli, Cnrc. A comunicarlo è lo stesso Gruppo in una nota, nella quale si spiega che Palazzo Chigi ha aperto un dossier su China National Tire and Rubber Corp. sulla “potenziale violazione della prescrizione di garantire l’assenza di collegamenti organizzativi-funzionali tra Pirelli da una parte e Cnrc dall’altra”.
Il dossier di Palazzo Chigi
La multinazionale degli pneumatici ha reso noto che la holding Marco Polo International Italy (’MPI’), sotto la quale sono riuniti i soci cinesi del Gruppo, ha ricevuto copia del provvedimento inviato a Cnrc dalla Presidenza del Consiglio italiana in data del 31 ottobre 2024.
Nel documento si notifica che il Governo di Giorgia Meloni ha “ritenuto di avviare un procedimento amministrativo per la possibile violazione da parte di Cnrc delle prescrizioni contenute nel dpcm del 16 giugno 2023 con il quale sono stati esercitati i poteri speciali del Golden Power”.
Secondo le informazioni circolate negli ambienti finanziari, come riportato dal Sole 24 Ore, sotto la lente d’ingrandimento della Comitato di Palazzo Chigi sul Golden Power, che proprio in forza dei suoi compiti ha il potere di verificare le operazioni relative alle imprese strategiche per il Paese, sarebbero finiti alcuni consiglieri Pirelli che rivestirebbero un doppio incarico anche come manager in società che controllano il Gruppo.
Come si legge nella nota, Cnrc ha comunicato a Pirelli di “ritenere di aver sempre rispettato le prescrizioni del Dpcm Golden Power ed è confidente di chiarire la propria posizione durante il procedimento”.
Palazzo Chigi ha stabilito che la verifica dell’eventuale violazione dei termini di legge in materia sarà conclusa entro 120 giorni dalla data di notifica del provvedimento, che rappresenta un ulteriore dossier aperto sul rispetto dei criteri del Golden Power: il Governo italiano aveva già messo dei paletti sui poteri di governance di Cnrc nel board della Bicocca, procedimento che aveva dato il via alle ipotesi di un disimpegno di China National Tire and Rubber Corp. dalla multinazionale degli pneumatici.
Verifiche che arrivano mentre gli equilibri all’interno del Gruppo Pirelli si sono spostati verso la compagine italiana attorno al vicepresidente Marco Tronchetti Provera, prima con la vendita della partecipazione del 5,58% da parte di Brembo, poi con l’aumento al 25,32% delle quota di Camfin, la cassaforte controllata da Tronchetti di cui sono azionisti anche Intesa Sanpaolo e Unicredit, dichiarando la volontà di salire fino al 29,9%.
I ricavi
In attesa delle conclusioni del Governo sull’eventuale violazione delle regole sul Golden Power, il Gruppo Pirelli ha fatto segnare nei primi nove mesi del 2024 un incremento dello 0,5% dei ricavi rispetto allo stesso periodo del 2023, equivalente a oltre 5 miliardi di euro e una crescita organica dello +4,9%.
In particolare, nel terzo trimestre 2024 i ricavi sono stati pari a 1.737,0 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo 2023, con una crescita organica pari al +5,5%.
Alla luce dei risultati conseguiti nei primi nove mesi e dello scenario atteso, Pirelli ha confermato “tutti i target comunicati lo scorso 1° Agosto 2024” tra i quali i ricavi attesi per il 2024 per circa 6,7 miliardi di euro.