L’economia italiana cresce e si confermano le stime dell’Istat. Secondo l’Istituto, la stima completa dei conti economici per il primo trimestre 2025 conferma il +0,3% del Pil. Lieve rialzo sia per la crescita tendenziale, che si assesta allo 0,7% rispetto allo 0,6% della stima preliminare, sia per la crescita acquisita per il 2025, che passa allo 0,5% dallo 0,4%.
Tutto questo mentre il primo trimestre del 2025 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e due rispetto al primo trimestre del 2024.
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I settori in crescita: bene agricoltura, in affanno l’immobiliare
Ma quali sono i settori che hanno trainato la crescita del Pil? Quelli con il segno più sono agricoltura, costruzioni e arti e intrattenimento. Al contrario, a faticare sono invece i comparti commercio, alloggio e ristorazione. Ecco tutti dati nel dettaglio:
- attività artistiche, di intrattenimento e altri servizi (+2,3%);
- agricoltura, silvicoltura e pesca (+1,4%);
- costruzioni (+1,4%);
- industria in senso stretto (+1,1%);
- servizi di informazione e comunicazione (+0,8%);
- attività professionali (+0,7%);
- pubblica amministrazione, difesa, istruzione e sanità (+0,2%);
- commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (-0,3%);
- attività immobiliari (-0,9%);
- attività finanziarie e assicurative (-1,4%).
La crescita del valore aggiunto nel trimestre è stata quindi ampia ma differenziata:
- a trainare sono stati settori come cultura, intrattenimento, edilizia ed agricoltura
- a frenare sono stati il commercio e i servizi correlati al turismo – anche perché nei primi mesi dell’anno non ci sono state vacanze particolarmente lunghe.
Male anche il settore finanziario, a causa probabilmente dalle tensioni economiche e globali che si stanno vivendo in questi mesi, come dazi e guerre.
Ore di lavoro in più nonostante un giorno lavorativo in meno
Nel primo trimestre del 2025, le ore di lavoro complessive sono aumentate dell’1% rispetto al trimestre precedente.
L’incremento è trainato da una crescita dello 0,9% nel settore delle costruzioni e dell’1,4% nei servizi, mentre si è registrato un calo dell’1,7% in agricoltura, silvicoltura e pesca, e una sostanziale stabilità nell’industria in senso stretto.
Un andamento analogo ha interessato anche le unità di lavoro, cresciute nel complesso dello 0,7%. Nello specifico:
- +0,5% nelle costruzioni;
- +0,9% nei servizi;
- -1,3% in agricoltura, silvicoltura e pesca;
- stabilità nell’industria in senso stretto.
Per quanto riguarda i redditi da lavoro dipendente pro-capite, l’intera economia ha registrato un incremento dello 0,5%, determinato da aumenti nei singoli comparti:
- +2% in agricoltura;
- +0,8% nell’industria in senso stretto;
- +1,8% nelle costruzioni;
- +0,3% nei servizi.
La situazione negli altri Paesi
L’Istat analizza anche la situazione negli altri Paesi. Nel primo trimestre 2025, il Pil è diminuito in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti, mentre è cresciuto dello 0,1% in Francia e dello 0,4% in Germania.
In termini tendenziali, si è registrata una crescita del 2,1% negli Stati Uniti e dello 0,6% in Francia ed un andamento stazionario in Germania.
Nel complesso, il Pil dei Paesi dell’area Euro è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,2% nel confronto con il primo trimestre del 2024.