Basta fare una piccola ricerca online per scoprire che in Italia le persone con un deficit di udito corrispondono a 7 milioni di individui, ovvero il 12,1% della popolazione. Gran parte di loro hanno una forma di sordità medio/grave e sono davvero poche le persone in grado di conoscere il LIS (lingua dei segni). Un vero problema di integrazione che Farmacia Santa Emerenziana di Roma ha deciso di affrontare e combattere, mettendo in campo un potente strumento tecnologico in grado di trasformare la lingua dei segni in linguaggio parlato.
L’intelligenza artificiale a supporto dei pazienti
Proviamo ad immedesimarci nei panni di una persona non udente e di aver bisogno di un farmaco o di una consulenza da parte di un farmacista, senza però riuscire a comunicare con l’unica persona che in quel momento è in grado di darci supporto. Cosa si fa? Istintivamente si potrebbe pensare di scrivere le proprie necessità o i propri sintomi su un foglio o sullo smartphone, con tutti i limiti la comunicazione scritta comporta, sia in termini di efficacia nell’esprime un’urgenza o uno stato d’animo, sia in termini di empatia e supporto psicologico nell’esprime un disagio o un malessere. Ricordiamoci che parliamo di salute e di benessere delle persone!
Già da tempo la Farmacia S. Emerenziana è attenta alle speciali esigenze di questi pazienti, mettendo a disposizione un servizio di TeleAudiologia all’avanguardia. A questo ha pensato di aggiungere un ulteriore passaggio. Una soluzione diversa. Ecco quale:
La Farmacia Santa Emerenziana di Roma si sta rendendo protagonista di un ambizioso progetto in via di sviluppo in partnership con Olimaint che, grazie all’implementazione dell’Intelligenza Artificiale, darà la possibilità a pazienti non udenti di comunicare in modo semplice e chiaro con il farmacista. Attraverso la realizzazione di un sofisticato algoritmo capace di riconoscimento i gesti, porterà all’interno della farmacia un dispositivo con una telecamera integrata che tramite un avatar mostrato sul monitor sarà in grado di interagire con persone non-udenti e comprenderne il linguaggio dei segni trasformandolo in linguaggio parlato. Un vero e proprio traduttore, che aiuterà queste persone ad interagire in modo fluido e ad accedere più facilmente alle cure, attraverso una consulenza professionale, sia con prodotti che con servizi e prenotazione di esami.