Buoni Fruttiferi Postali, sale il rendimento: 6% per chi li sottoscrive

La decisione di Poste italiane rende questa tradizionale tipologia di investimento più conveniente, in diversi casi, rispetto a Bond e Btp

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Poste Italiane ha recentemente deciso di incrementare i rendimenti su alcuni dei suoi buoni fruttiferi postali, consentendo loro di raggiungere anche il 6% di rendimento annuo lordo. Questa modifica si applica in particolare ai buoni fruttiferi postali destinati ai minori. È importante notare che soltanto i maggiorenni hanno la possibilità di sottoscrivere questi buoni per conto dei minori, i quali vedranno i tassi di rendimento crescere fino al raggiungimento della maggiore età, ovvero i 18 anni.

Cosa sono i buoni fruttiferi postali

Per comprendere appieno cosa sono e come funzionano questi strumenti finanziari, occorre esaminare da vicino la loro natura. I buoni fruttiferi postali sono garantiti dallo Stato attraverso l’emissione da parte di Cassa depositi e prestiti (Cdp). Questi strumenti finanziari offrono agli investitori la possibilità di allocare cifre modeste senza dover affrontare spese di rimborso, fatta eccezione per gli oneri fiscali. A differenza dei Btp (buoni del tesoro poliennali), i buoni fruttiferi postali non sono emessi dalle banche, ma direttamente da Poste Italiane.

In Italia, i buoni fruttiferi postali rappresentano uno strumento finanziario ampiamente diffuso, con un valore complessivo di 191,5 miliardi di euro. È interessante notare che il 6% della ricchezza delle famiglie, escludendo il settore immobiliare, è investito nei risparmi postali, che includono non solo i buoni fruttiferi, ma anche i libretti, raggiungendo un valore complessivo di 90,5 miliardi di euro.

Perchè questi incrementi

L’incremento dei rendimenti dei buoni fruttiferi postali rappresenta una strategia chiave per Poste Italiane, motivata da diversi obiettivi:

  • Migliorare la competitività: In un mercato finanziario caratterizzato dalla presenza di molteplici opzioni d’investimento, l’aumento dei rendimenti conferisce ai buoni fruttiferi un maggiore livello di competitività. Questo potrebbe attrarre gli investitori offrendo loro una prospettiva più interessante rispetto ad altre alternative presenti sul mercato.
  • Rispondere alle esigenze del mercato: In periodi di incertezza economica, gli investitori tendono a cercare opzioni che offrano sicurezza unita a rendimenti appetibili. L’incremento del rendimento dei buoni fruttiferi postali è una risposta diretta a questa crescente domanda da parte degli investitori, offrendo loro una soluzione che combina sicurezza e profitto.
  • Stimolare l’investimento a lungo termine: Grazie ai rendimenti più elevati, i buoni fruttiferi diventano più attraenti per coloro che mirano a investire a lungo termine. Questa strategia potrebbe incoraggiare gli investitori a considerare i buoni fruttiferi postali come una scelta preferita per la costruzione di un portafoglio a lungo termine, contribuendo così a stabilizzare e rafforzare la base di clientela nel lungo periodo.

Vantaggi e svantaggi dei Buoni fruttiferi

La sottoscrizione dei Buoni Fruttiferi Postali offre diversi vantaggi agli investitori. Tra questi, rientrano la tassazione agevolata al 12,5%, l’opzione di richiedere il rimborso entro i termini di prescrizione e l’esenzione dall’imposta di successione. Per procedere alla sottoscrizione, è possibile seguire una procedura telematica.

È importante notare che l’importo massimo di buoni che possono essere collocati da un singolo soggetto nella stessa giornata lavorativa presso uno o più uffici postali è di un milione di euro. Questo limite mira a regolare la quantità di buoni che un investitore può sottoscrivere in un’unica giornata.

Per quanto riguarda i buoni cartacei, essi possono essere sottoscritti e rimborsati presso tutti gli uffici postali. Questa flessibilità offre agli investitori la comodità di gestire le loro transazioni in modo efficiente e accessibile, garantendo al contempo una copertura estesa in tutto il territorio.

Come si sottoscrivono

I Buoni Fruttiferi Postali possono essere attestati sia tramite documento cartaceo che attraverso registrazioni contabili, noti come “buoni dematerializzati”. Nel caso di buoni dematerializzati, è necessaria la titolarità di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale su cui vengono registrate le operazioni di collocamento, gestione e rimborso.

A differenza dei Buoni del Tesoro Poliennali (Btp), gli investimenti nei Buoni Fruttiferi Postali offrono la possibilità di recuperare il capitale investito in qualsiasi momento, senza essere soggetti alle oscillazioni del mercato obbligazionario. Questa flessibilità è particolarmente vantaggiosa per gli investitori che preferiscono la sicurezza e la liquidità degli investimenti.

Per gli investitori più inclini al rischio, l’opzione di vendere un Btp con profitto sfruttando la volatilità di mercato può risultare più interessante. Tuttavia, cedendo anticipatamente un Buono Fruttifero Postale, l’investitore rinuncia al rendimento accumulato. È importante notare che esistono tipologie di Bfp, come il 3X2, che consentono la liquidazione anticipata dopo 3 anni senza sacrificare gli interessi maturati, offrendo così una via intermedia per chi desidera un po’ di flessibilità senza rinunciare completamente ai rendimenti.

Quali tipologie di buoni fruttiferi postali sono disponibili

Tra le principali tipologie di buoni fruttiferi postali disponibili si annoverano:

  • Buono 4 anni Plus Questo tipo di buono è ideale per chi progetta un investimento a medio termine. Ha una durata di 4 anni, un rendimento del 3% annuo lordo alla scadenza e offre la flessibilità del rimborso anticipato in qualsiasi momento.
  • Buono 3×2 Il Buono 3×2 è una scelta eccellente per gli investitori interessati a un periodo medio-lungo termine. Con una durata fino a 6 anni, garantisce un rendimento del 3% annuo lordo alla scadenza, con la possibilità di un rimborso flessibile dopo 3 anni e il riconoscimento degli interessi maturati.
  • Buono Rinnova Dedicato a chi desidera reinvestire buoni scaduti dal 1° agosto 2023, il Buono Rinnova ha una durata fino a 6 anni, un rendimento del 3,25% annuo lordo alla scadenza, offrendo un tasso di interesse leggermente superiore.
  • Buono Risparmio Sostenibile Per chi cerca un investimento etico e sostenibile, il Buono Risparmio Sostenibile ha una durata di 7 anni, un rendimento fisso del 2,50%, e la possibilità di ricevere un bonus legato all’indice STOXX Europe 600 ESG-X alla scadenza.
  • Buono 3×4 Adatto a chi ha un orizzonte di investimento più lungo, il Buono 3×4 ha una durata fino a 12 anni, un rendimento del 3,25% annuo lordo alla scadenza, con opzioni di rimborso possibile dopo 3, 6 e 9 anni.
  • Buono Ordinario Con una durata massima di 20 anni, il Buono Ordinario è ideale per chi vuole mettere da parte risparmi a lungo termine. Offre un rendimento del 3,5% annuo lordo alla scadenza e la flessibilità del rimborso in qualsiasi momento.
  • Buono 4 anni Risparmio Semplice Legato al Piano di Risparmio Semplice, questo buono ha una durata di 4 anni e un rendimento standard del 1,5% annuo lordo alla scadenza, rappresentando un’opzione per chi cerca un impegno a breve termine seguendo già un piano di risparmio periodico.
  • Buono Dedicato ai Minori Con un rendimento del 6% annuo lordo, questo buono è pensato per investimenti a lungo termine per i minori. Sottoscrivibile da adulti, come genitori o nonni, offre un tasso di interesse molto vantaggioso.
  • Buono Soluzione Eredità Con una durata di 4 anni, il Buono Soluzione Eredità offre un rendimento del 3,25% annuo lordo alla scadenza, rappresentando un’opzione interessante per gestire eredità e patrimoni.