Guerra, spiraglio di pace. Contatto con Putin e Zelensky

Il Cremlino conferma il colloquio. Resta il no turco all'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Putin ha parlato anche con Francia e Germania.

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Paolo Viganò

Giornalista di attualità politico-economica

Classe 1974, giornalista professionista dal 2003, si occupa prevalentemente di politica, geopolitica e attualità economica, con diverse divagazioni in ambito sportivo e musicale.

La guerra in Ucraina vive una situazione di stallo in cui la Russia avanza lentamente e cementa ogni giorno che passa la propria presenza fisica e politica nelle zone russofone, Donbas in testa. L’operazione lampo è fallita, ma l’avanzata prosegue con l’artiglieria. Dopo i successi iniziali della resistenza ucraina, ora Kiev fatica a fronteggiare un avversario che ha chiaramente cambiato strategia. In sostanza: la Russia non sfonferà mai come aveva creduto di poter fare, ma l’Ucraina non potrà mai vincere questa guerra.

Negoziati di pace: torna la mediazione di Erdogan

Ecco perché si torna a parlare di possibili negoziati di pace, in cui è ancora una volta la Turchia di Erdogan a cercare un posto da protagonista. Il presidente turco ha annunciato l’intenzione di tenere colloqui telefonici con le controparti russe e ucraine Vladimir Putin e Vladimir Zelensky in queste ore. “Sogniamo che questa guerra tra Russia e Ucraina finisca in pace il prima possibile, ma sembra che ogni giorno gli eventi si stiano sviluppando in modo più negativo. Lunedì avrò telefonate sia con il presidente della Russia che con il presidente dell’Ucraina. Continueremo a sollecitare le parti a utilizzare canali di dialogo e diplomazia”, ha detto Erdogan, citato dalla Tass.

La questione Nato

Erdogan ha fatto riferimento alla questione dell’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato: “Naturalmente, la Russia non guarda a queste cose positivamente. Prima di tutto, la Russia è particolarmente preoccupata per la questione finlandese. Perché? Perché è un paese di confine, quindi non supporta l’adesione della Finlandia alla Nato. In realtà, la Russia non ha sostenuto l’adesione di nessuno dei paesi scandinavi alla Nato”.

Il presidente turco ha poi affermato che i colloqui della scorsa settimana con le delegazioni finlandese e svedese non si sono svolti al “livello previsto” e Ankara non può approvare le loro domande di adesione all’alleanza militare della Nato. “Finché Tayyip Erdogan sarà a capo della Repubblica di Turchia, non possiamo assolutamente dire ‘sì’ all’ingresso nella Nato di paesi che sostengono il terrorismo”, ha dichiarato.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha poi confermato il colloquio telefonico in programma per domani tra il presidente russo e il presidente turco. “Sì. Ci sono piani” in tal senso, ha dichiarato a Ria Novosti.

Putin sente Francia e Germania

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la sua disponibilità al dialogo con Kiev in una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. A scriverlo la Tass, citando il servizio stampa del Cremlino.

“E’ stata data speciale attenzione allo stato delle cose sul binario dei negoziati, che è congelato a causa di Kiev. Vladimir Putin ha confermato che la Russia è aperta a riprendere il dialogo”, si legge nel comunicato.

Putin ha inoltre detto a Macron e Scholz che le forze russe sono impegnate “a ristabilire la pace” a Mariupol e nelle altre “città liberate” del Donbass. Putin ha quindi affermato che le forze russe “osservano strettamente le norme del diritto umanitario internazionale”.