La Commissaria per i Partenariati internazionali Jutta Urpilainen e Odile Renaud-Basso, Presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), hanno firmato un nuovo accordo quadro relativo al partenariato finanziario tra le due istituzioni per stimolare gli investimenti nelle infrastrutture sostenibili e nello sviluppo del settore privato e collaborare su molteplici questioni.
Cosa prevede l’accordo
Il nuovo accordo firmato riguarda tutti i tipi di operazioni di finanziamento misto, compresi gli strumenti finanziari e comprende anche disposizioni per l’esecuzione degli accordi di garanzia del Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus, fatti salvi ulteriori accordi di garanzia.
Inoltre, sono state avviate due nuove e rilevanti iniziative:
- la creazione di micro, piccole e medie imprese in Mongolia. L’accordo prevede che l’UE eroghi 11,5 milioni di euro sovvenzioni su un totale di 43 milioni di euro destinati a contribuire allo sviluppo di micro, piccole e medie imprese nel periodo post-COVID. Tale contributo consisterà in finanziamenti e nel rafforzamento del ruolo delle associazioni d’imprese per affrontare le sfide connesse alla pandemia;
- la creazione di un settore privato sostenibile in Asia centrale. L’UE contribuirà a questo progetto mettendo a disposizione 5,3 milioni di euro su un totale di 28,6 milioni di euro per agevolare l’accesso ai finanziamenti per le imprese private in Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, in particolare per le micro, piccole e medie imprese
La BERS, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo
Come ha dichiarato la Commissaria Jutta Urpilainen, la BERS è uno dei principali alleati nell’attuazione della strategia Global Gateway dell’UE, il programma di investimenti nelle infrastrutture digitali, verdi, sanitarie e dell’istruzione del valore di 300 miliardi di euro. In virtù della sua esperienza, presenza sul territorio e competenza, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo del settore privato, la BERS è un alleato eccezionale per far progredire il Global Gateway nei paesi partner nell’ambito di Team Europa.
La BERS è il partner chiave dell’architettura finanziaria europea per lo sviluppo, che ha già contribuito a migliorare la vita di milioni di persone nelle economie emergenti e in via di sviluppo e, più di recente, ha permesso di reagire prontamente alla guerra in l’Ucraina.
Le priorità comuni attualmente includono il sostegno all’economia, alle infrastrutture e alla vita quotidiana dei cittadini ucraini, lo sviluppo di economie verdi a basse emissioni di carbonio, l’accelerazione della transizione digitale e la fornitura di pari opportunità economiche e occupazionali in 38 economie.
Le due istituzioni partner hanno un ampio portafoglio di operazioni di sviluppo comuni in tre continenti: Europa, Asia e Africa. Si va dal sostegno alle imprese guidate dalle donne in Marocco ai progetti di gestione dei rifiuti in Mongolia e dalle iniziative di dialogo politico in Estonia alla costruzione del più grande parco eolico africano in Egitto.
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) è una Istituzione Finanziaria Internazionale (IFI) e una Banca di sviluppo multilaterale (Multilateral Development Bank- MDB). La BERS è stata costituita con l’obiettivo di favorire la transizione verso l’economia di mercato e promuovere l’iniziativa privata e imprenditoriale.
La BERS opera secondo un modello commerciale, con i prestiti che sono concessi a tassi di interesse di mercato.
I principi che guidano l’azione della Banca sono il sostegno alla transizione, ovvero il passaggio da economie statali a sistemi economici di mercato e l’addizionalità. L’intervento della Banca non deve infatti sostituirsi al possibile intervento dei privati, anzi le operazioni di finanziamento sono principalmente volte ad attrarre capitali privati (leverage).
Lo Statuto prevede, inoltre, che la Banca dia precedenza alle operazioni con il settore privato e a interventi che, anche qualora condotti con attori pubblici (sovereign lending), abbiano come finalità il crowding-in della finanza privata e la privatizzazione e commercializzazione degli asset pubblici, una caratteristica che la rende unica nel panorama delle banche multilaterali di sviluppo.
Le operazioni della Banca sono, inoltre, affiancate a interventi specifici finanziati con importanti fondi a dono, che vengono utilizzati principalmente in progetti di cooperazione tecnica.
Con il passare degli anni, la BERS si è progressivamente trasformata in una banca di sviluppo multiregionale, conservando un cuore europeo e l’area di operazione si è andata progressivamente estendendo dai Paesi centro-europei, dell’Europa baltica e orientale, ai Paesi dell’ex Confederazione degli Stati Indipendenti, dell’Asia centrale e del Mediterraneo sud-orientale.
I paesi azionisti della banca attualmente sono 71, ai quali si aggiungono l’Unione europea e la Banca europea degli investimenti.
L’Italia è uno dei Paesi fondatori della BERS e, oltre a essere uno dei maggiori azionisti della Banca, l’Italia è anche uno dei principali donatori.
I compiti della BERS
La Banca ha il compito di aiutare i paesi beneficiari nella messa in opera delle riforme economiche e strutturali, comprese quelle miranti allo smantellamento dei monopoli, alla decentralizzazione ed alla privatizzazione, riforme tali da aiutare le loro economie a divenire pienamente integrate nell’economia internazionale.
Un’ulteriore peculiarità della banca è, poi, quella di annoverare, tra i propri membri, due soggetti internazionali: fra i 42 fondatori della Banca vi sono, infatti, l’Unione europea e la Banca europea degli investimenti e ciò a ragione della forte caratterizzazione comunitaria della banca e dei legami tra questa e le istituzioni comunitarie.
A norma dello Statuto, infatti, l’assetto azionario delle partecipazioni alla stessa può mutare, ma è stabilito un limite per il quale il complesso delle azioni detenute dai membri dell’Unione, dalla Unione Europea stessa e dalla BEI non può essere inferiore al 51% del capitale sociale della Banca.
Un ultimo aspetto caratterizzante la Banca è quello che, a differenza delle altre banche multilaterali di sviluppo che operano prevalentemente attraverso prestiti ai governi dei paesi recipienti e che sono invece affiancate da organismi specializzati per quanto riguarda l’attività di investimento azionario, di collocamento dei titoli e di assistenza tecnica tipiche delle merchant bank, come ad esempio la Società finanziaria internazionale che opera come affiliata della Banca Mondiale), la BERS è statutariamente autorizzata ad operare in proprio per l’attività di investimento azionario diretto e le altre attività di merchant banking o venture capital.
La BERS, sia per i tempi che per le modalità della costituzione e per il contenuto del suo statuto, è stata definita come il primo atto del trattato di pace che pose fine alla guerra fredda.
La BERS può essere considerata come frutto dello spirito e dei principi affermatisi nell’ambito della Conferenza di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (CSCE) alla quale, in effetti, si riferisce in maniera specifica il preambolo all’Accordo istitutivo della banca.
La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, nell’acronimo inglese, EBRD, è un organismo finanziario internazionale che viene, generalmente, ricompreso tra le banche multilaterali di sviluppo regionale, categoria nella quale, oltre alla Banca asiatica di sviluppo, alla Banca Interamericana di Sviluppo ed alla Banca africana di sviluppo, sono annoverate anche la Banca europea degli investimenti e la stessa Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo, nota anche come Banca Mondiale.
Rispetto a queste istituzioni, la BERS presenta delle caratteristiche peculiari che rappresentano l’evoluzione di questa tipologia di organismi internazionali.
La BERS è stata costituita il 15 gennaio 1990 a Parigi.
La BERS presenta una forte accentuazione politica del proprio mandato. Secondo lo statuto della Banca questa può, infatti, operare esclusivamente in quei paesi dell’Europa centrale ed orientale e dell’Asia centrale che stiano attuando la transizione da un sistema monopartitico ed un’economia centralizzata ad un sistema basato sull’economia di mercato, la democrazia pluripartitica ed il pluralismo, favorendo a tal fine il necessario sviluppo del settore privato.
Il fine istituzionale della BERS si distingue marcatamente da quello delle altre banche internazionali regionali, cui compete, genericamente, di favorire il progresso e la ricostruzione economica nella rispettiva area di intervento.