La “nuova Tim” senza rete (Netco) evidenzia una discreta redditività, in linea con le previsioni formulate dal management durante il Capital market day del febbraio scorso e una riduzione del debito in linea con le stime. I risultati dei primi 9 mesi dell’anno sono stati presentati dal Management, dall’Ad Pietro Labriola e dal Cfo Adriano Calaza alla comunità finanziaria.
Frattanto le azioni Tim hanno accelerato in Borsa, dopo un esordio già tonico, e guadagnano quasi il 5% a 0,22876 euro.
Un anno speciale: il primo della nuova Tim
L’Ad Labriola ha ricordato che questo è un “anno speciale” per Tim e che il nuovo perimetro, che esclude la rete, è operativo da soli quattro mesi, pertanto le nuove dinamiche di Tim devono essere ancora implementate. Labriola ha parlato di un “anno chiave per impostare la crescita futura” ed ha confermato la guidance dell’esercizio, indicando che “c’è spazio di miglioramento” entro la fine dell’anno.
Labriola ha confermato poi che “c’è spazio per una eventuale remunerazione degli azionisti” (dividendo), ma i dettagli saranno forniti a fine 2025, con il nuovo piano 2025-2027 e dopo il primo anno di attività della nuova Tim.
Parlando più in generale del settore delle Tlc, Labriola ha ricordato “siamo in troppi” ed ha precisato “non lo dico io ma lo dicono a livello comunitario”. Il manager ha poi ribadito che l’Italia è il Paese europeo con le tariffe più basse ed il secondo al mondo con i prezzi più bassi.
I numeri dei 9 mesi
Tim ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi totali pari a 10,7 miliardi di euro, in crescita del 3,4% anno su anno (+1,8% nel domestico a 7,4 miliardi di euro, +7,2% in Brasile a 3,3 miliardi di euro); i ricavi da servizi sono in crescita del 4,1% a 10 miliardi di euro (+2,7% nel domestico a 6,8 miliardi di euro, +7,1% in Brasile a 3,2 miliardi di euro).
In crescita l’EBITDA che aumenta dell’8,7% a 3,3 miliardi di euro (+8,3% nel domestico a 1,6 miliardi di euro, +9% in Brasile a 1,6 miliardi di euro); in crescita anche l’EBITDA After Lease che sale dell’11,1% anno su anno a 2,7 miliardi di euro (+8,3% nel domestico a 1,5 miliardi di euro, +14,4% in Brasile a 1,3 miliardi di euro).
L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease del Gruppo al 30 settembre 2024 è sceso sotto gli 8 miliardi di euro, in calo di oltre 0,1 miliardi di euro rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo. L’evoluzione della posizione finanziaria netta attesa nell’ultimo trimestre dell’anno permetterà al Gruppo di raggiungere l’obiettivo di deleverage indicato, con un rapporto fra l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease e l’Ebitda organico After Lease minore o uguale a 2x.
L’andamento delle 3 divisioni core senza rete
Tim Consumer ha registrato ricavi totali stabili a 4,5 miliardi di euro e ricavi da servizi pari a 4,2 miliardi di euro (+0,2% anno su anno), proseguendo nel percorso di stabilizzazione intrapreso nei trimestri precedenti.
Tim Enterprise ha registrato ricavi totali pari a 2,3 miliardi di euro (+5,8% anno su anno) e ricavi da servizi pari a 2,1 miliardi di euro (+8,0% anno su anno), continuando a sovraperformare il mercato di riferimento.
Tim Brasil ha registrato ricavi pari a 3,3 miliardi di euro (+7,2% anno su anno), ricavi da servizi pari a 3,2 miliardi di euro (+7,1% anno su anno) e un EBITDA pari a 1,6 miliardi di euro (+9,0% anno su anno), continuando nel percorso di crescita intrapreso nell’ultimo biennio grazie alla spinta del segmento mobile.