Sorpresa da Moody’s: migliora l’outlook dell’Italia e conferma rating “Baa3”

L'agenzia ha premiato la forza della nostra economia, la solidità del settore bancario e l'esistenza di un settore privato scarsamente indebitato

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Redazione

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Arriva una grande sorpresa da Moody’s: l’agenzia di rating, la più severa fra le “tre sorelle”, ha migliorato  l’outlook sul rating dell’Italia a “stabile” da “negativo”. Il rating  a lungo termine in valuta nazionale ed estera e sui titoli senior non garantiti è stato confermato a “Baa3”, sul primo gradino di investment grade

I motivi della decisione

La decisione di modificare l’outlook – spiega l’agenzia – “riflette una stabilizzazione delle prospettive della forza economica del paese, la salute del suo settore bancario e la dinamica del debito pubblico. Le prospettive economiche  a medio termine continuano a essere supportate dall’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), mentre i rischi per le forniture energetiche si sono ridotti, in parte grazie alla forte azione politica del governo. Anche i miglioramenti nel settore bancario, che secondo Moody’s saranno elevati, sostengono la crescita economica. A sua volta, l’attesa di una crescita positiva e sostenuta del PIL nei prossimi anni riduce il rischio di un deterioramento significativo e rapido della forza fiscale”.

La conferma  del rating Baa3 – sottolinea Moody’s – è supportata dai notevoli punti di forza dell’economia italiana, tra cui il robusto settore manifatturiero, l’elevata ricchezza delle famiglie e il basso indebitamento del settore privato“.

Restano delle fragilità

Moody’s individua però anche delle fragilità nella limitata capacità istituzionale di ottenere miglioramenti strutturali della crescita derivanti dall’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal PNRR. Inoltre, dal momento che un consolidamento fiscale ampio e duraturo sarà politicamente impegnativo, l’agenzia ritiene che il peso del debito italiano rimarrà molto elevato, limitandone la forza fiscale.

L’ipotesi di base di Moody’s è che il peso del debito italiano rimarrà intorno al 140% del PIL nei prossimi anni, mentre l’accessibilità del debito si indebolirà gradualmente con l’aumento del costo del nuovo debito.

Il rating dell’Italia tiene conto anche del sostegno al credito da parte della Banca Centrale Europea (BCE) e dell’impegno di usare tutti gli strumenti disponibili per rispondere ai forti aumenti dei tassi di interesse. Il rating quindi comprende anche le carenze in termini di efficacia politica dell’Italia, che mantengono il suo profilo di credito dipendente dall’esistenza di un sostegno credibile da parte della BCE.

Moody’s chiude la tornata autunnale

Il giudizio di Moody’s chiude gli “esami autunnali che l’Italia ha dovuto superare, dopo una Manovra economica densa di incognite. E chiude la tornata di giudizi delle agenzie di rating.

Prima di Moody’s si erano espresse S&P Global Ratings, che aveva confermato il suo giudizio “BBB” e l’outlook stabile sul debito italiano, Fitch, che aveva mantenuto il rating “BBB” e l’outlook stabile e la canadese Dbrs,  che aveva confermato un rating “BBB high” con trend stabile. .

I commenti di Giorgetti

“Soddisfatto per il risultato. E’ una conferma che, seppure tra tante difficoltà stiamo operando bene per il futuro dell’Italia”, ha commentato  il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti su X a seguito della pronuncia di  Moody’s. “Ci auguriamo che le prudenti, responsabili e serie politiche di bilancio del governo – ha aggiunto il Ministro –  pur nelle legittime critiche di un sistema democratico, siano confermate anche dal Parlamento”.