Poste Italiane fa il pieno di utili e sigla nuovo accordo con Cassa Depositi e Prestiti

L'utile netto è cresciuto del 16% a 501 milioni di euro ed i ricavi hanno superato quota 3 miliardi

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Redazione

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Risultati trimestrali in forte crescita per Poste Italiane, il gioiellino dello Stato che macina utili, grazie al buon andamento del business dei pacchi e dell’eCommerce, ma anche per effetto del buon andamento dei servizi finanziari. Oltre ai risultati molto solidi, la partecipata statale ha annunciato la sigla di un nuovo accordo con Cassa Depositi e Prestiti, che regolamenta le condizioni per il risparmio postale.

I numeri del trimestre

Poste italiane ha chiuso il primo trimestre con un utile netto pari a 501 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto allo stesso periodo del 2023, il risultato operativo (EBIT) ha raggiunto 706 milioni di euro, registrando un incremento del 14%.

I ricavi si sono attestati oltre 3 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto al 2023. In particolare la divisione Corrispondenza e pacchi ha generato ricavi per 934 milioni, in crescita del 4,6% su base annua, mentre i ricavi dei servizi finanziari sono aumentati a 1,3 miliardi, in crescita del 5% su base annua, grazie alla crescita del margine di interesse e delle commissioni. I ricavi dei servizi assicurativi sono saliti a 397 milioni, in aumento dell’1% grazie soprattutto al business protezione. I ricavi dei servizi Postepay si sono portati a 379 milioni, registrando un incremento del 17,3% grazie soprattutto alla crescita dell’e-commerce (+16%).

Le attività finanziarie investite dei clienti del gruppo hanno raggiunto i 586 miliardi, in crescita di 5 miliardi di euro da dicembre 2023, supportate da una raccolta netta di 2,8 miliardi e da un effetto positivo sui valori di mercato degli attivi pari a 2,3 miliardi.

Posizione patrimoniale solida con un total capital ratio di Bancoposta pari al 24,9% (di cui CET1 ratio al 21,3%), un Leverage ratio al 3,3% ed un Solvency II ratio del gruppo assicurativo Poste Vita al 313%.

Il commento dell’Ad Del Fante

“È stato un inizio di anno molto positivo, con ricavi complessivi di Gruppo superiori a 3 miliardi e contributi da tutti i segmenti, in linea con la nostra strategia”, ha commentato Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane.

“Questi risultati – ha aggiunto – dimostrano come stiamo attuando il nostro Piano in modo rigoroso, con un continuo focus sul raggiungimento dei risultati commerciali e sulla razionalizzazione dei costi”.

“I trend commerciali sono stati favorevoli in tutti i settori, poiché i nostri clienti continuano a considerare Poste Italiane come un rifugio sicuro per i loro risparmi e un luogo di riferimento per la maggior parte delle loro esigenze quotidiane. Una raccolta netta positiva nei prodotti di gestione del risparmio e in quelli assicurativi, insieme a depositi retail stabili, ne sono la prova”.

L’accordo sui risparmi degli italiani

Cassa Depositi e Prestiti in qualità di emittente e Poste Italiane in qualità di distributore, hanno approvato i principali termini del nuovo accordo sul Risparmio Postale per il triennio 2024-2026, che include Libretti di Risparmio Postale (Libretti) per un totale di 92 miliardi di euro e Buoni Fruttiferi Postali (Buoni) per un totale di 234 miliardi di euro.

Si tratta di prodotti di risparmio che da da quasi 150 anni godono della fiducia di 27 milioni di clienti e che  rappresentano la principale fonte di raccolta per Cassa Depositi e Prestiti, per finanziare progetti a sostegno della crescita sostenibile dei territori, delle imprese e delle infrastrutture.

I termini del programma di evoluzione del risparmio postale – spiegano CDP e Poste – consentiranno di affrontare al meglio, nel nuovo contesto macroeconomico e di mercato, sia le opportunità derivanti dal mutato scenario dei tassi, sia le sfide strategiche dei prossimi anni, legate al cambio generazionale e alle ingenti scadenze attese dei Buoni.

Sono previste anche importanti novità: l’adeguamento dell’offerta alle nuove esigenze della clientela, in particolare quella più giovane; un aumento degli investimenti volti al continuo miglioramento dei servizi e dei processi di gestione del Risparmio Postale in ottica omnicanale.

Quanto alla remunerazione annua per il servizio di raccolta e gestione di Buoni e Libretti da parte di Poste Italiane sarà compresa tra un minimo di 1,60 miliardi di euro e un massimo di 1,90 miliardi di euro a fronte di obiettivi di raccolta netta concordati. La remunerazione prevede, da una parte, i consueti obiettivi di raccolta netta su Buoni e Libretti e, dall’altra, una metodologia mista, in parte legata a commissioni up-front (differenziate per anno di emissione e tipologia del Buono) e in parte a commissioni di gestione annue (differenziate per anno di emissione del Buono), che meglio garantisce la sostenibilità del servizio.