Paradisi fiscali: quanto è stato occultato dagli italiani all’estero

La cifra vale il 10,6% del PIL ed equivale alle risorse assegnate dal PNRR, utili per abbassare la pressione fisale, per completare le infrastrutture o per assegnare più risorse a Scuola e Sanità

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Redazione

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Il valore della ricchezza detenuta all’estero dagli italiani sfora ancora i 200 miliardi di euro, una cifra sicuramente ridotta rispetto al passato, grazie ad una serie di policy messe a punto dalle autorità fiscali globali per ridurre l’evasione, ma pur sempre elevata per un Paese assillato da questa piaga ed a corto di risorse. E’ quanto emerge dall’indagine “Global Tax Evasion Report 2024” di EuTax Observatory, un gruppo di lavoro della Pasris School of Economics diretta dall’economista Gabriel Zucman.

Risorse indispensabili per fare la riforma fiscale, per stanziare risorse a favore dei più fragili, della scuola o della sanità. Basti pensare che 200 miliardi sono all’incirca le risorse del PNRR e riportano d’attualità il tema della patrimoniale.

Per comprendere il problema basti pensare che Oxfam Italia ha calcolato che, in caso di applicazione di una imposta del 2% ai patrimoni dello 0,1% dei contribuenti più ricchi, si genererebbero entrate aggiuntive per circa 16 miliardi di euro l’anno.

Una larga fetta di PIL sottratta al Paese

La ricchezza nascosta nei paradisi fiscali equivarrebbe al 10,6% del PIL nazionale. Il patrimonio finanziario ammonterebbe al 9,8% del PIL e la ricchezza detenuta sotto forma di patrimonio immobiliare allo 0,8% del PIL.

La ricchezza finanziaria evaporata

Nello specifico, il focus relativo al nostro paese mostra che la sola ricchezza “finanziaria”, vale a dire azioni, bond, quote fondi e depositi bancari, trafugata dagli italiani verso paradisi fiscali in Svizzera, Asia, Europa e America è pari a 196,5 miliardi di euro. Di questi 181 miliardi sono depositati su conti correnti di banche off-shore o in altre attività finanziarie, quali, azioni, obbligazioni e quote fondi.

Di questa cifra, il 45,5% pari a 82,6 miliardi è fuggito in Svizzera, nonostante i grandi passi avanti fatti in questi ultimi anni per abbattere il segreto bancario; il 33,8% pari a 61,5 miliardi è fuggito in altri Paesi dell‘Unione Europea come l’Irlanda e l’Olanda; il 14,6% pari a 26,6 miliardi è volato in Asia; il 6% pari a 11 miliardi ha oltrepassato l’Oceano ed è finito in America.

Ricchezza investita anche in beni immobili (non dichiarati)

La ricchezza degli italiani è stata impiegata anche per acquistare, senza dichiararli, beni immobili in particolari località per una cifra complessiva di 15,5 miliardi di euro. Il valore deli immobili acquistati in Costa Azzurra ammonta a 7,3 miliardi, quello delle proprietà Acquistate a Parigi a 3,7 miliardi, a Londra a 2,7 miliardi, a Oslo attorno ai 200 milioni e, fuori dall’Europa, a Dubai a 920 milioni ed a Singapore a 140 milioni.

Non calcolati altri beni

Mancano all’appello le risorse investite in altri beni non tracciabili, ad esempio l’oro, le opere d’arte, le auto di lusso, i gioielli, yacht e jet privati. Tutti beni extra lusso che porterebbero la cifra nascosta presso i paradisi fiscali ben oltre i 200 miliardi calcolati e che costituiscono un gap importante della ricchezza realmente espatriata.