Oracle si prepara a piazzare 15 miliardi di dollari di bond corporate di varie scadenze, per reperire le risorse necessarie a finanziare i suoi piani di espansione ed, eventualmente, effettuare qualche interessante acquisizione. La big tecnologica statunitense, secondo quanto anticipato da Bloomberg, annuncerà oggi il collocamento di obbligazioni investment grade.
I dettagli dell’emissione
La società attiva nel settore delle infrastrutture cloud dovrebbe collocare sul mercato ben sette tranche di bond, per un totale di 15 miliardi di dollari, compreso un rarissimo titolo a 40 anni, hanno riferito fonti vicine alla questione, indicando che il prezzo dovrebbe offrire uno spread dell’1,65% in più rispetto ai titoli del Tesoro di pari scadenza. L’ultimo collocamento di Oracle risale allo scorso gennaio. Il consorzio di collocamento annovera banche del calibro di Bank of America, Citigroup, Deutsche Bank, Goldman Sachs, HSBC Holdings, JP Morgan.
L’impiego delle risorse raccolte
I proventi potranno essere utilizzati per spese in conto capitale, investimenti o acquisizioni future, o per altri scopi aziendali generali, incluso il rimborso del debito. Ma occorre ricordare che l’emissione arriva in scia ad una serie di importanti accordi siglati da Oracle per fornire infrastrutture cloud a OpenAI e Meta Platforms per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Le risorse potranno quindi finanziarie le maggiori spese che l’azienda dovrà affrontare per l’adeguamento delle infrastrutture, dal momento che si prevede che spenderà centinaia di miliardi di dollari nei prossimi anni per l’affitto e l’alimentazione di data center. C’è poi la possibilità di nuove acquisizioni, come quella di TikTok USA, nella quale è coinvolta anche la società fondata da Larry Ellison, il cui nome è stato fatto direttamente da Trump.
Gli accordi con Meta e OpenAI
Oracle ha siglato un accordo con OpenAI per la fornitura di circa 300 miliardi di dollari in potenza di calcolo nei prossimi 5 anni. Si tratta di uno dei più grandi contratti mai siglati per i data center, a conferma che la spesa per l’intelligenza artificiale è letteralmente esplosa. L’investimenti si inserisce nell’ambito del progetto Stargate del Presidente Trump, che prevede investimenti per un totale di 500 miliardi di dollari in infrastrutture per l’intelligenza artificiale nei prossimi 4 anni.
Il contratto con OpenAI non è l’unico siglato da Oracle, L’azienda infatti è in trattative con Meta per un accordo pluriennale del valore di circa 20 miliardi di dollari nel cloud computing. La società fornirebbe alla big sìdei social network la capacità di calcolo necessaria all’addestramento e alla distribuzione di modelli di intelligenza artificiale, unendosi ad altri fornitori di cloud computing già utilizzati da Meta.
Oracle annuncia una governance più solida
Oracle non sta investendo solo in infrastrutture, ma si sta dotando anche di una governance più complessa, una scelta che non convince del tutto in vista del periodo impegnativo che l’attende e del rischio che una doppia guida possa rallentare il processo decisionale. La società, che è diventata anche un colosso del mercato azionario, ha annunciato una struttura con due CEO, nominando Clay Magouyrk e Michael Sicilia. Oracle aveva già avuto una struttura con due CEO in passato, quando Safra Catz aveva condiviso la guida con Mark Hurd. Ma in quegli anni il titolo aveva sottoperformato il settore tech.