Gruppo CAP lancia un sustainability-Lindes bond legato a riduzione emissioni

Il bond collocato con l'ausilio di Mediobanca ha un valore i 105 milioni e sarà interamente sottoscritto da PGIM Inc

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Redazione

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Il Gruppo CAP, la società che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, si è lanciato  nella finanza sostenibile con il collocamento di un sustainability-linked bond legato alla riduzione delle emissioni di gas serra dirette e indirette.

Un collocamento parte di un piano più ampio

La green utility meneghina ha innanzitutto adottato il proprio Sustainability Linked Financing Framework, che definisce una strategia di finanza sostenibile coerente con il proprio piano industriale e con il piano di sostenibilità.

Il primo passo è stato poi  grazie all’ausilio di Mediobanca, con il collocamento di questo primo bond sostenibile, interamente sottoscritto da Pricoa Private Capital, il ramo di private debt del gruppo statunitense PGIM Inc e uno dei principali asset manager a livello mondiale. Si tratta della prima emissione nel quadro del programma Shelf suistainability-linked da 260 milioni di dollari stipulato da CAP, che permette più emissioni nel corso della sua durata triennale.

Le caratteristiche del bond

L’operazione, realizzata col supporto di Mediobanca, consiste in un prestito obbligazionario in formato US Private Placement ed è interamente sottoscritta da PGIM Inc.  Le obbligazioni, quotate sul mercato regolamentato irlandese, hanno una scadenza di 14 anni e pagano una cedola semestrale del 5,1%, legata alla riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030

Gli obiettivi collegati al bond

Due sono gli obiettivi di decarbonizzazione legati al bond: la riduzione del 42% delle emissioni dirette e indirette da consumo energetico (scope 1 e 2) entro il 2030 rispetto a quelle del 2021, e la riduzione del 25% delle emissioni indirette b (scope 3) entro il 2030 (sempre rispetto alle emissioni del 2021).

L’impiego delle risorse

Le risorse raccolte grazie al bond saranno impiegate da CAP per sostenere gli investimenti previsti dal piano industriale per il servizio idrico integrato: dalla riduzione delle perdite all’efficientamento della rete, fino all’adozione di tecnologie innovative.

“Il servizio idrico è sempre più al centro delle sfide che le comunità locali devono affrontare, sia a causa della crisi climatica in atto, sia perché l’acqua e la sua gestione industriale rappresenta un elemento abilitatore della transizione tecnologica”. spiega Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo CAP, aggiungendo “nel 2019 abbiamo fatto una scelta importante, adottando un Piano di Sostenibilità che identifica ambiziosi obiettivi ambientali da perseguire nei prossimi anni”.

“Adottando una chiara strategia di finanza sostenibile – prosegue il manager – intendiamo proseguire con maggiore convinzione nel percorso che abbiamo intrapreso. Abbiamo un piano industriale che nei prossimi 5 anni ci porterà a investire oltre mezzo miliardo di euro grazie a risorse proprie e che potremo reperire sui mercati finanziari. Coerentemente con i nostri valori abbiamo voluto legare questa emissione obbligazionaria agli obiettivi di decarbonizzazione che sono fondamentali per la nostra azienda che, come tutte quelle del comparto idrico, ha un alto tasso di intensità di uso dell’energia”.