Bce verso taglio dovish di 25 pb: sul 2025 confronto falchi-colombe

Riflettori puntati sul meeting Bce di domani, giovedì 12 dicembre, in scia alle incognite di Trump, dei dazi e del caso politico in Francia: i possibili scenari

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Pubblicato: 11 Dicembre 2024 06:53

Riflettori puntati sul meeting Bce di domani, giovedì 12 dicembre, nel corso del quale è ampiamente attesa una nuova sforbiciata di 25 punti base ma i Governatori guardano già al dopo aprendo il confronto fra le colombe che puntano a un ritmo più deciso di riduzione del costo del denaro di fronte alle incognite di Trump, dei dazi e del caso politico in Francia, e i falchi che invece chiedono prudenza.

Bce, atteso nuovo taglio

Dunque, domani, in programma sul tavolo dei banchieri centrali un probabile, ulteriore calo da 25 punti base del tasso sui depositi, che scenderebbe così al 3% dal 3,25% attuale. Mossa data praticamente per certa dai mercati, anche se una minoranza punta su un taglio addirittura più deciso di mezzo punto.

Scontro falchi-colombe sul 2025

A guidare le decisioni, le nuove stime su crescita e inflazione da qui al 2027 che accompagneranno la decisione e che verranno presentate dalla presidente Christine Lagarde. Atteso un ulteriore peggioramento del quadro di crescita nonostante il +0,4% del terzo trimestre migliore del previsto: previsioni che validerebbero il raggiungimento in tempi brevi degli obiettivi d’inflazione “sostenibilmente” vicina al 2%.

Per gli analisti di Goldman Sachs, il board dell’Eurotower ridurrà il costo del denaro in maniera sequenziale, con interventi di 25 punti base fino ad arrivare all’1,75% a luglio.

Quale impatto sui mutui?

Se l’Eurotower dovesse sforbiciare gli indici di 25 punti base, la rata di un mutuo variabile standard potrebbe scendere di circa 18 euro nei prossimi mesi, passando dagli attuali 682 euro a 664 euro. E’ quanto stima Facile.it ricordando che da inizio 2024 ad oggi la rata di un mutuo standard è scesa di 66 euro, passando da 748 euro a 682 euro, ancora molto lontana dai valori di inizio 2022, quando era pari ad appena 456 euro.

“Viste le condizioni favorevoli di mercato in tanti hanno approfittato delle offerte delle banche per surrogare il mutuo, passando dal variabile al fisso e abbattendo così la rata”, spiegano gli esperti di Facile.it. “Ma grazie ai tagli della Bce anche chi ha mantenuto il variabile ha potuto risparmiare, seppur in modo meno marcato”.

Cautela anche in attesa della Fed, che si riunisce il 18 dicembre e su cui le speranze di un nuovo taglio giusto in tempo per il Natale dovranno fare i conti con i dati sull’inflazione in arrivo.