Ponte sullo Stretto al via nel 2024: c’è il progetto definitivo

I lavori per l'opera potrebbero iniziare già nell'estate 2024, ma sono necessari ancora i passaggi autorizzativi delle Regioni Sicilia e Calabria

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Nel corso della  convention di Forza Italia che si è tenuta Paestum il 30 settembre 2023, è stato presentato il progetto definitivo del tanto atteso Ponte sullo Stretto di Messina. L’annuncio è giunto in collegamento video dall’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini, che ha sottolineato l’importanza di questo passo significativo nella realizzazione di un’opera destinata a cambiare radicalmente la mobilità nel Sud Italia.

Ponte sullo Stretto: manca solo un passaggio

Il consorzio Eurolink, guidato dal gruppo Webuild, ha consegnato la documentazione relativa all’aggiornamento del progetto definitivo del ponte, in linea con le più recenti evoluzioni tecnologiche e con le norme tecniche per le costruzioni.

L’obiettivo principale è incrementare il livello di sicurezza e compatibilità ambientale con un’opera che rappresenterà quella che è stata definita come una vetrina dell’ingegneria italiana nel mondo. La società sarebbe già pronta a iniziare fisicamente la realizzazione del ponte, ma bisognerà completare i passaggi autorizzativi con le Regioni Sicilia e Calabria.

Questo processo coinvolgerà esperti nominati dal ministro Matteo Salvini per verificare la conformità del progetto alle leggi vigenti, come annunciato dallo stesso segretario della Lega. Saranno molti i posti di lavoro generati dall’infrastruttura: Webuild ha già annunciato un piano di assunzione diretta di 10mila persone, di cui la metà da formare già nei prossimi tre anni

Via ai lavori per il Ponte sullo Stretto nel 2024

Il Ponte sullo Stretto di Messina, è stato spiegato durante la conferenza, rappresenta una connessione stabile per 5,5 milioni di cittadini con il resto del mondo, non solo l’Italia ma anche l’Europa. Un’opera di cui beneficerà l’industria italiana, e che ha anche l’obiettivo di coinvolgere le imprese nella sua realizzazione.

Pietro Cucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina, ha evidenziato l’importanza di questo passaggio nella realizzazione del ponte, confermando l’obiettivo di aprire i cantieri nell’estate del 2024, in linea con le indicazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La società, risorta solo tre mesi fa, sarebbe già in grado di gestire l’ampio piano di attività previsto dal progetto.

50 anni di studi per il Ponte: sarà a prova di terremoto

Per arrivare all’attuale progetto definitivo ci sono voluti ben 50 anni di lavoro, con studi condotti da centinaia di professionisti, tra cui ingegneri, tecnici, geologi, professori universitari, ricercatori. Tutti impegnati a garantire i più alti livelli di sicurezza, efficienza e sostenibilità ambientale, minimizzando l’impatto economico e sociale della maxi opera.

In particolare si sarebbe posta particolare attenzione all’eventualità di crolli: il Ponte sullo Stretto è pensato per resistere a venti e a terremoti superiori a quelli più forti mai registrati nell’area, compreso il sisma di Messina de 1908, che uccise oltre 80mila persone.

Misure record: sarà il ponte sospeso più lungo al mondo

L’area tra Messina e Reggio Calabria è oggi una delle più studiate de Mediterraneo proprio grazie a questa infrastruttura unica nella Storia. Una volta finita sarà il ponte sospeso più lungo al mondo, con una campata complessiva di 3,66 chilometri e una parte sospesa di ben 3,3 chilometri.

Sarà largo 60 metri e alto 399, con un totale di 6 corsie divise in due carreggiate opposte e una linea ferroviaria a a doppio binario che permetterà la circolazione di 6mila veicoli all’ora e 200 treni al giorno.

Quanto costerà il Ponte sullo Stretto e quali sono le criticità

Nonostante il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina abbia raggiunto importanti traguardi, sorgono legittime preoccupazioni riguardo ai costi associati. Le spese accumulate nel corso degli anni, comprese quelle per la liquidazione della società Stretto di Messina Spa, superano già i 300 milioni di euro.

In passato, il costo previsto era di 6,6 miliardi di euro, ma oggi, considerando l’inflazione e l’incremento dei costi, le stime superano i 15 miliardi. Un investimento che potrebbe anche comportare il rischio di infiltrazioni criminali nelle diverse fasi del progetto.

Migliorare la rete ferroviaria interna in Calabria e in Sicilia potrebbe portare benefici di mobilità simili senza i problemi e i costi associati a un’opera di tale portata. Le voci critiche sono innumerevoli, e da più parti si è sottolineata l’esigenza di lavorare aòle infrastrutture già esistenti.

Il Governo, comunque, non sembra intenzionato a rinunciare al Ponte sullo Stretto di Messina, misura bandiera che fu di Silvio Berlusconi in passato e che oggi appartiene a Matteo Salvini. E che sembra essere destinato a diventare il testamento dell’attuale Esecutivo e del premierato di Giorgia Meloni.