Tutti gli aumenti previsti per il 2025, non solo gas e luce

Nel 2025 aumenti per luce, gas e altri settori cruciali. Previste nuove stangate per le famiglie italiane

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 31 Dicembre 2024 15:59

L’anno 2024 si sta concludendo con una situazione economica difficile per molti italiani, segnato da rincari e difficoltà che hanno pesato su diverse voci di spesa. Ma cosa ci aspetta nel 2025? Previsioni poco rassicuranti, con aumenti che riguarderanno non solo l’energia, ma anche altri settori cruciali per le famiglie italiane.

Gli aumenti del 2024: la spesa più di tutto

Nel 2024 l’economia globale ha continuato a subire gli effetti delle tensioni politiche internazionali e delle difficoltà legate a cambiamenti climatici e scarsità di materie prime. La spesa degli italiani è stata fortemente influenzata da questi fattori, con aumenti che hanno toccato vari comparti. Secondo un rapporto Ismea, l‘aumento dei prezzi ha riguardato in particolare:

  • carne: un aumento record del +16% (non a caso gli italiani hanno mangiato meno carne) per i bovini e del +6% per i vitelloni, dovuto a problemi di approvvigionamento e concorrenza estera;
  • cereali: anche questo settore ha registrato incrementi, con difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime;
  • frutta e verdura: nonostante una diminuzione rispetto al 2023, anche questi prodotti hanno visto aumenti di prezzo che hanno messo a dura prova il portafoglio dei consumatori, toccando prodotti sempreverdi sulle tavole come patate e zucche.

L’aumento dei prezzi è stato particolarmente sentito a livello alimentare, con le famiglie che hanno dovuto fare i conti con una capacità di spesa ridotta. A queste difficoltà si aggiungono anche le ripercussioni delle politiche internazionali, come il conflitto in Ucraina, che ha influenzato i costi dell’energia.

Cosa ci aspetta nel 2025: luce e gas di nuovo su

L’anno che ci attende non sembra quindi promettere grandi miglioramenti. Le previsioni per il 2025 segnalano nuove difficoltà, in particolare sul fronte delle tariffe energetiche. È di pochi giorni fa la notizia che le tariffe dell’energia elettrica per il primo trimestre 2025 sono previste in aumento del 18,2% per i clienti vulnerabili, con il rischio che i prezzi salgano anche sul mercato libero.

Il gas potrebbe registrare rincari legati alla scadenza degli accordi russo-ucraini per il trasporto, il che rischia di mantenere i costi su livelli alti, ben oltre quelli pre-guerra. Questo scenario potrebbe determinare un aggravio di spesa per le famiglie italiane: 912,20 euro annui in più.

Oltre agli aumenti energetici, anche altri settori risentiranno di rincari. Sono previsti aumenti anche per:

  • alimentazione
  • assicurazioni
  • scuola e ristorazione

Cosa serve per sostenere le famiglie?

Nonostante gli aumenti, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori denuncia la mancanza di misure concrete per alleviare la situazione. Non bastano infatti gli interventi spot, è necessaria una strategia a lungo termine che affronti le cause strutturali di questa crisi economica.

Tra le misure proposte c’è una rimodulazione dell’Iva sui beni di consumo, che potrebbe portare un respiro alle famiglie, permettendo loro di risparmiare su acquisti di prima necessità. Si parla anche di riformare gli oneri di sistema sulle bollette energetiche.

Accanto a queste misure, si legge della necessità di un intervento contro la povertà energetica, con la creazione di un fondo che supporti chi fatica a pagare le bollette e una riforma mirata del sistema alimentare.

Non bastano quindi le promesse. L’Osservatorio denuncia quanto sia necessario che il governo dimostri un impegno reale a ridurre le disuguaglianze, intervenendo su rinnovi contrattuali e aumentando i sostegni per la sanità pubblica, la scuola e l’università. In altre parole, il 2025 potrebbe rappresentare un banco di prova decisivo per l’Italia, ma solo se il governo saprà rispondere con misure concrete per migliorare le condizioni di vita di una parte significativa della popolazione.