Parigi e Madrid contro Roma. L’affondo dell’Eliseo arriva nelle scorse ore su un tema da sempre spinoso, la gestione dei migranti. Citato da Le Figaro in un articolo sulla crisi tra Italia e Francia, il capo del partito del presidente Macron, Stéphane Séjourné, attacca la premier italiana accusandola di fare demagogia con una politica ‘ingiusta, disumana e inefficace’, sostenendo che “l’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana” mentre va denunciata “la loro incompetenza e la loro impotenza”.
Parigi e Madrid contro Roma
“Messaggio che l’eurodeputato prevede di ripetere il 25 maggio a Roma, dove organizza un seminario del gruppo Renew a sostegno del Pd”, si legge.
Sul tema lavoro critiche alla premier italiana anche dalla Spagna. Con l’ultimo decreto sul lavoro, ha detto al Congresso dei deputati spagnolo Yolanda Díaz, vicepremier e ministra del Lavoro nel governo socialista di Pedro Sánchez, l’esecutivo italiano di Giorgia Meloni ha mostrato di voler “governare contro lavoratori e lavoratrici”, per “tornare” al modello dei “contratti spazzatura”. Dìaz ha accusato gli ultraconservatori di Vox di voler fare lo stesso nel Paese iberico in futuro.
Meloni non ci sta
“Io credo che si utilizzi la politica degli altri governi per regolare i conti interni. Non mi sembra una cosa ideale sul piano della politica e del galateo, però ognuno fa le scelte che vuole fare”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Praga, commentando le critiche al governo italiano arrivate dalla Francia dal capo del partito di Emmanuel Macron Renaissance, Stéphane Séjourné
Ma per due assi che traballano ce n’è uno che si rinsalda, come quello con Londra testimoniato dal recente Memorandum of understanding firmato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, in occasione della visita di Meloni di fine a aprile. Un intesa che mette a sistema iniziative congiunte in ambiti di collaborazione prioritari (sicurezza e difesa, energia, clima e ambiente, migrazione, economia, scienza e innovazione).
London calling
Prima dell’incontro bilaterale a Downing Street, Meloni aveva suggellato la visita parlando di un “nuovo inizio” nelle relazioni tra Italia e Regno Unito. E rivolgendosi al primo ministro britannico, Rishi Sunak si era detta “molto felice di essere qui, sono convinta che possiamo fare un buon lavoro insieme”. “Grazie Giorgia benvenuta a Londra”, aveva risposto in italiano Sunak, ringraziandola poi anche in inglese, di fronte a telecamere e fotografi. “La lotta ai trafficanti e all’immigrazione clandestina è qualcosa che i due governi stanno facendo molto bene: sto seguendo il tuo lavoro sono assolutamente d’accordo con il tuo lavoro”, ha detto ancora la presidente del Consiglio.