Comprare a rate conviene con i tassi al 4,25% dopo il taglio della Bce

La Bce ha deciso di tagliare i tassi dello 0,25% facendo sorridere i consumatori per finanziamenti, prestiti e mutui con un risparmio non di poco conto rispetto al passato

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

La notizia era nell’aria e ora è arrivata anche l’ufficialità, con la Bce che ha deciso di anticipare le scelte della Fed americana per tagliare i tassi. Una scelta che sa di ottima notizia per i consumatori, soprattutto per gli italiani che nel taglio possono trovare parecchia convenienza per acquisti a rate, prestiti e mutui, con le condizioni che si fanno vantaggiose.

Il taglio, seppur dello 0,25%, migliora infatti le condizioni praticate dalle banche alle famiglie, permettendo loro di poter acquistare con meno pensieri e, soprattutto, più risparmio. Quindi cosa attenderci ora che i tassi sono al 4,25%?

Acquisti a rate, comprare dopo il taglio conviene

La riduzione dei tassi di interesse ha un impatto importante sul credito al consumo, ovvero per l’acquisto di prodotti a rate. I più interessati sono i consumatori che ricorrono spesso all’acquisto a rate di automobili o elettrodomestici, ma anche di cellulari il cui costo, senza un finanziamento, può risultare proibitivo. L’acquisto a rate, infatti, da sempre è stato uno dei più scelti per immatricolare nuove vetture o comprare dispositivi all’ultimo grido. Ma nell’ultimo periodo è stata comunque un’opzione d’acquisto che ha risentito tanto dell’andamento dei tassi. E la riduzione dello 0,25%, che porta il costo del denaro dal 4,5% al 4,25% si traduce in convenienza e risparmio.

Come riferito dal report Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), infatti, i tassi sul credito al consumo potrebbero scendere da una media dell’8,93% all’8,5%, dopo picchi superiori al 14%. Ciò significa che oggi per acquistare un’automobile da 25.000 euro interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, il costo totale è passato dai 48.961 euro di fine 2023 a 38.101 euro, con un risparmio complessivo di 10.859 euro (-22,2%).

Per acquistare un qualsiasi elettrodomestico, seppur con cifre minori, la convenienza è comunque dietro l’angolo. Una lavatrice da 750 euro acquistata a rate, per esempio, con un finanziamento da 5 anni vede passare il costo totale dai 1.106 euro di fine 2023 ai 951 euro odierni con un risparmio complessivo di 155 euro (-14%) rispetto ai tassi dello scorso anno.

Cosa cambia per i mutui? Le stime

Particolare attenzione e interesse anche per i muti, perché col taglio ufficializzato dalla Bce chi ha intenzione di comprare casa ha oggi importanti opportunità e risparmio.

Sempre secondo quanto riferito nel report Fabi, infatti, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, il risparmio complessivo sarebbe di oltre 61mila euro (-7%) rispetto alla cifra spesa due anni fa. In una simulazione, infatti, col tasso fisso al 3,45%, il muto mensile da pagare per 25 anni sarebbe di 1.006 euro contro i 1.213 del 2022, con 207 euro di risparmio sul mese, 2.480 sull’anno e, come detto 61.977 sul totale dell’intero mutuo.

La svolta della Bce

Una scelta, quella di tagliare i tassi, che è stata accolta col favore di Fabi che col segretario generale Fabi Lando Maria Sileoni ha sottolineato l’importanza della decisione.

“La riduzione del costo del denaro decisa oggi dalla Banca centrale europea rappresenta una svolta fondamentale per l’area euro: per le banche, che in parte avevano già anticipato da mesi il taglio dei tassi, ci sarà l’occasione, nei prossimi mesi, di migliorare ulteriormente le condizioni praticate sui mutui alle famiglie e sui prestiti alle imprese”.