In Europa aumentano le immatricolazioni delle autovetture, record auto green

Il rapporto pubblicato da Acea mostra un leggero aumento delle vendite delle autovetture e delle immatricolazioni in Europa. Boom di vendite, però, delle auto a batteria

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 18 Aprile 2024 07:57

Il mondo dei trasporti su strada è in costante evoluzione, e per capire appieno la sua dinamica, il rapporto “Vehicles on European Roads” dell’Acea (European Automobile Manufacturers’ Association) fa il punto mettendo in luce i dati più recenti riguardanti i veicoli in circolazione sulle strade europee. Questa pubblicazione fornisce una panoramica dettagliata non solo sul numero di veicoli sulle strade, ma anche su una serie di altri indicatori cruciali che riflettono lo stato attuale e le tendenze future del settore.

Le immatricolazioni in Europa: le cifre chiave

Secondo il rapporto Acea, nel 2022 c’erano ben 252 milioni di auto sulle strade dell’Unione Europea. Questo si tratta di un modesto aumento dell’1% rispetto all’anno precedente. Un dato interessante emerge dall’analisi della composizione di questi veicoli: nonostante un record di vendite per le auto elettriche a batteria nel 2022, esse rappresentano solo l’1,2% della flotta complessiva dell’Unione Europea.

Questo dato suggerisce che, nonostante il crescente interesse per la mobilità elettrica, ci sia ancora un lungo cammino da percorrere per rendere la transizione completa e diffusa.

Anche in Italia si è registrato un modesto aumento dell’1% delle vendite, mentre lo stato con percentuali più alte è stata la Romania, con un +3,3%.

Oltre alle auto, il rapporto evidenzia anche altre categorie di veicoli. Ad esempio, sono stati contati oltre 30 milioni di furgoni sulle strade europee, con la Francia che guida la classifica per il maggior numero di questi veicoli in circolazione.

L’Italia ha visto una variazione positiva del 2% rispetto all’anno precedente, con 4.403.430 furgoni immatricolati.

Inoltre, son state analizzate anche le immatricolazioni di camion, che costituiscono un elemento cruciale per il trasporto merci su lunghe distanze. Questi invece hanno registrato un aumento del 2% rispetto all’anno precedente, portando il totale a oltre 6,5 milioni. Preoccupa però l’età media di questi veicoli, che si attesta a 14 anni.

Gli autobus, fondamentali per il trasporto pubblico, non sono stati trascurati nel rapporto. Con oltre 720.000 autobus sulle strade dell’Ue, c’è un crescente interesse per i modelli a batteria-elettrici, che rappresentano oltre il 10% della flotta in tre paesi dell’Ue: Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi.

Per l’Italia in questo caso la flessione è leggermente negativa, con un -0,2%, al contrario di paesi che invece hanno toccato la doppia cifra positiva come il Lussemburgo (+15,1%), la Finlandia (+11,7%) e la Croazia (+11%).

Differenze nella distribuzione tra paesi

Un altro aspetto interessante evidenziato nel rapporto è la variazione regionale nella distribuzione dei veicoli. Ad esempio, la Polonia si distingue per il maggior numero di auto per mille abitanti, mentre la Lettonia registra il minor numero. Queste discrepanze possono essere attribuite a una serie di fattori, tra cui la densità di popolazione, l’urbanizzazione e le preferenze di acquisto dei consumatori.

Qui l’Italia ha registrato un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente, mentre la Lituania guida la classifica registrando un 7,2%, e seguita dal Lussemburgo (+3,8%).

Riflessioni sull’Impatto Ambientale

Il rapporto va oltre la semplice presentazione dei dati e offre anche spunti significativi sulle implicazioni ambientali della composizione della flotta europea. Mentre i veicoli elettrici stanno guadagnando terreno, il loro contributo totale alla riduzione delle emissioni di gas serra rimane limitato.