Bollette luce e gas, Arera ai cittadini: “Non accettate offerte al telefono”

Arera consiglia ai consumatori di fare le proprie ricerche e confronti sul sito dell'Autorità: stare alla larga dai contratti siglati al telefono

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il mercato libero per le forniture luce e gas ha fatto scattare l’allarme in molte case italiane. Una situazione che spinge a un’inversione di tendenza rispetto al solito atteggiamento nei confronti dei call center.

Per quanto in molti casi si tratti di comunicazione corrette, non mancano di certo i tentativi di truffa, come ben sappiamo. Considerando come ora i consumatori siano in parte preoccupati e generalmente disposti ad ascoltare le descrizioni di incredibili e convenienti offerte, Arera è intervenuta per tenere alta l’attenzione generale.

L’allarme di Arera

Tutte le famiglie italiane temono un improvviso aumento delle spese connesse alle bollette di luce e gas. Per questo in tanti stanno valutando le migliori proposte disponibili. Il mercato libero spaventa un po’ tutti e anche quei call center poco chiari e dall’atteggiamento truffaldino lo sanno bene.

Il presidente di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), Stefano Besseghini, ha messo in allerta i cittadini durante 5 minuti su Rai 1. La regola aurea da rispettare è la seguente: “Mettete giù il telefono”.

Chiunque abbia intenzione di cambiare il proprio fornitore di energia, ha spiegato, dovrebbe cercarlo da sé. Il web offre tutte le informazioni del caso: “Telefoniamo noi, piuttosto”. Il consiglio è quello di non acconsentire ad alcun cambio tramite telefono. Il rischio di ritrovarsi in situazione spiacevoli in seguito è infatti molto alto.

Un richiamo alla calma e all’attenzione, senza lasciare che il timore di costi maggiori guidi le proprie scelte: “Guardiamo il sito dell’Autorità, chiediamo alle associazioni dei consumatori. Non mancano le opportunità. Ci si può informare con calma. Non succede nulla se si sta fermi. Magari si perde qualche occasione ma la si recupererà per tempo”.

Cos’è la tariffa Placet

Restare fermi non è la fine del mondo, ha spiegato Stefano Besseghini ma, nel dettaglio, cosa accade? Scatta la tariffa Placet. Quest’ultima prevede le stesse condizioni della tariffa tutelata. In questo caso però l’operatore è libero di applicare una variazione di prezzo. Occorre però controllare che la stessa non sia eccessiva, ha spiegato il presidente di Arera.

Sul sito dell’Autorità sono presenti tutti i venditori: “Si cerca il proprio. C’è un codice offerta che viene applicato. Basta metterlo nel comparatore del nostro portale offerte.it, vedendo la spesa annua”.

In questo modo è possibile effettuare una stima della propria spesa nel 2024, prevedendo un consumo stabile nell’arco dei mesi a venire. Si può dunque confrontare questa cifra con quella di altre offerte del mercato libero, o magari restare fermi e non cambiare.

Besseghini ha inoltre approvato la soluzione dei prezzi fissi, anche se a volte con un prezzo più alto, leggermente, di quello garantito con la tutela. Ciò ha salvato alcuni consumatori dagli aumenti incredibili dei mesi passati.

Rispetto allo scorso anno, siamo scesi. Ciò perché i prezzi si sono ricollocati molto in basso. Lo abbiamo visto con l’ultima variazione dell’energia elettrica che abbiamo fatto noi a fine anno. Una bella diminuzione. Stiamo tornando alle spese annue prima della fase di crisi dell’energia. La famiglia italiana spendeva 600 e ora siamo intorno agli 800. Eravamo però arrivati a 1100”.