Bmw richiama 1,5 milioni di auto per difetto ai freni e abbassa le stime 2024: crollo in Borsa

Martedì l’azienda tedesca di auto Bmw ha comunicato il richiamo di 1,5 milioni di veicoli per un problema ai freni

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Dopo l’annuncio della Volkswagen di chiudere il suo primo stabilimento in Germania, un’altra notizia sconvolgente scuote il settore automobilistico europeo, a riprova del fatto che l’economia tedesca è in crisi: Bmw ha abbassato le stime sui risultati finanziari del 2024, causando pesanti perdite in Borsa per i titoli del comparto. Il motivo è un difetto nel sistema frenante integrato (Ibs), che ha portato al richiamo e alla sospensione delle consegne di 1,5 milioni di veicoli.

Le auto coinvolte nel richiamo

Continua il periodo buio per il settore dell’auto: dopo le incertezze di Volkswagen sul futuro dell’elettrico e la possibile chiusura dell’impianto di Bruxelles da parte di Audi, ora si aggiunge il problema di Bmw.

L’azienda tedesca ha abbassato le stime per il 2024 a causa dei venti contrari nel settore automobilistico, legati al blocco delle consegne e ai problemi con il sistema frenante integrato (Ibs) fornito da Continental. L’interruzione delle consegne e i difetti dell’Ibs stanno impattando 1,5 milioni di veicoli, con costi aggiuntivi stimati oltre i 100 milioni di euro per garanzie e un effetto negativo previsto sulle vendite globali nella seconda metà dell’anno. Lo scorso mese aveva peraltro richiamato 1,2 milioni di veicoli in Cina per un difetto degli airbag.

La stima è di un significativo calo dell’utile prima delle tasse. Bmw, che lo scorso anno ha venduto 2,25 milioni di veicoli, sta considerando se risolvere i problemi tramite aggiornamenti software o sostituzioni fisiche dei pezzi, con un costo complessivo dell’operazione che supera i 500 milioni di euro. Continental ha confermato i problemi ma rassicurato che la sicurezza dei veicoli non è compromessa.

I richiami riguardano diverse serie di modelli Bmw prodotti tra giugno 2022 e il 2024, a causa di componenti che potrebbero causare guasti al sistema antibloccaggio dei freni. I modelli interessati sono:

  • Bmw Serie 2 Active Tourer (U06)
  • Bmw X1 incl. iX1 (U11)
  • Bmw XM (G09)
  • Bmw X5M LCI (F95)
  • Bmw X6 LCI (G06)
  • Bmw X6M LCI (F96)
  • Bmw X7 LCI (G07)
  • Bmw Serie 5 Sedan incl. i5 (G60)
  • Bmw Serie 7 Sedan (G70)
  • Bmw Alpina XB7
  • Mini Cooper (F66 e J01)
  • Mini Countryman (U25)
  • Rolls-Royce Spectre (RR25)

E l’azienda scende in Borsa

L’impatto in Borsa è stato significativo. Alla chiusura degli scambi, Bmw è scesa dell’8,4% alla Borsa di Francoforte.

Anche altri titoli del settore automobilistico sono stati colpiti: Mercedes ha perso il 5%, Porsche il 4,2% e Volkswagen il 3,3%, già penalizzata dalla notizia della possibile chiusura di due stabilimenti. Pesanti cali anche per Renault (-4,6%) e Stellantis (-3,5%) a Parigi e Milano.

Anche le azioni di Continental, il fornitore del sistema frenante difettoso di Bmw, hanno subito un forte calo, scendendo di oltre il 10%. Gli analisti stimano che i problemi con l’Ibs potrebbero costare all’azienda circa 75 milioni di euro, aggravando una situazione finanziaria già precaria.