L’Antitrust Ue ha reso noto di aver avviato un’indagine approfondita nei confronti delle società Delivery Hero e Glovo, che ha il fine di accertare l’eventuale presenza di un cartello nel settore della consegna di prodotti alimentari. Ciò su cui vuole fare chiarezza l’Autorità garante della concorrenza di mercato è che le due realtà economiche, attive nel settore della consegna di prodotti alimentari, non abbiano violato nel loro operato le regole europee in relazione alla concorrenza nel food delivery online.
L’indagine dell’Antitrust su Delivery Hero e Glovo
“L’indagine odierna – si legge in una nota dell’Antitrust Ue – fa parte degli sforzi della Commissione per garantire che la consegna online di cibo e il settore dei generi alimentari offrano scelta e prezzi ragionevoli ai consumatori”. E ancora: “In un mercato giovane e dinamico come quello in questione, gli accordi anticoncorrenziali e le pratiche commerciali restrittive, inclusi i cartelli attraverso la suddivisione del mercato, possono portare a una consolidazione nascosta del mercato, con potenziali effetti negativi sulla concorrenza”.
Dallo stesso testo reso pubblico dall’Antitrust Ue si scopre che un altro obiettivo dell’indagine formale avviata è quello di “garantire un mercato del lavoro equo, in cui i datori di lavoro non colludono per limitare il numero e la qualità delle opportunità per i lavoratori, ma competano per i talenti. È la prima indagine sugli accordi di non sottrazione di dipendenti formalmente avviata dalla Commissione”.
La nuova indagine formale avviata dall’Antitrust è solo l’ultimo capitolo della storia che interessa gli accertamenti su Delivery Hero e Glovo. Già a giugno 2022 e a novembre 2023, infatti, la Commissione europea aveva autorizzato delle ispezioni a sorpresa nelle sedi delle due società per controllare se vi fossero elementi tali da evidenziare una collusione tra le stesse nel settore del food delivery.
Cosa si contesta a Delivery Hero e Glovo
Delivery Hero e Glovo hanno unito i loro destini nel luglio 2022, quando la prima società ha acquisito il controllo esecutivo della seconda. Una normale operazione economica che, tuttavia, secondo la Commissione europea potrebbe aver portato alla creazione di un cartello nel food delivery, pratica questa che violerebbe le norme Ue della concorrenza.
Entrando più nello specifico, secondo la Commissione Ue le aziende potrebbero aver condiviso informazioni commerciali sensibili, come le strategie, i costi, i prezzi e le caratteristiche dei prodotti, ed essersi suddivise abilmente i mercati geografici in cui operare. Si teme, inoltre, che le due realtà, unendosi, possano aver deciso di comune accordo di non sottrarsi a vicenda i dipendenti.
Tutti questi elementi oggetto dell’indagine, se confermati, porterebbero all’emersione di un cartello commerciale che andrebbe contro le norme sulla concorrenza dell’Unione europea. Queste, lo si ricorda, vietano la nascita e lo sviluppo di pratiche commerciali restrittive e cartelli, così come stabilito dall’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e dall’articolo 53 dell’Accordo See.
Come operano Delivery Hero e Glovo
Per comprendere meglio le preoccupazioni espresse dalla Commissione Ue e dall’Antitrust, è necessario guardare alla composizione delle due società oggetto d’esame.
Delivery Hero è un’azienda che opera nel settore degli ordini e della consegna di cibo a domicilio che ha sede in Germania ed è, attualmente, presente in ben 70 Paesi distribuiti in tutto il mondo. Quotata alla Borsa di Francoforte, la società collabora con circa 500mila ristoranti.
Nel caso di Glovo si fa invece riferimento a un’azienda che opera nel già citato settore del food delivery ed ha sede in Spagna. Presente in 25 Paesi del mondo, in circa 1300 città, da luglio 2022 è stata acquistata da Delivery Hero che ne ha fatto una sua controllata.
È proprio questa fusione a non convincere del tutto l’Antitrust che, viste le forze in campo, vuole vederci più chiaro.