Altra stangata sugli italiani: RC auto aumenta del 20%

Decisiva l'inflazione, che sta avendo ricadute anche sul costo di riparazione dei veicoli e, quindi, sul valore medio dei sinistri.

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Redazione

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Il 2022 è stato un anno difficile anche per le assicurazioni a causa del rallentamento economico e dell’inflazione record, che hanno portato a un inevitabile innalzamento del costo dei sinistri. I premi non hanno subito ancora considerevoli rialzi, che però sono attesi.

Perché le assicurazioni auto sono in aumento

Dopo due anni di bassa circolazione dei veicoli a causa del coronavirus, con le assicurazioni che non hanno subito perdite, e un decennio in cui le tariffe sono sempre stata più convenienti di anno in anno per gli italiani, ora i prezzi stanno tornando lentamente a salire.

Le motivazioni sono molteplici. Da un lato i sinistri hanno ripreso a salire durante negli scorsi mesi, sfiorando livelli record durante la stagione turistica estiva. E sono aumentati i prezzi dei pezzi di ricambio delle auto, con rincari stimati oltre il 10%, in linea con il resto dei beni e le cifre che riguardano l’inflazione in Italia.

Lo scorso giugno, poi, il Ministero dello Sviluppo Economico ha aggiornato i valori per il calcolo dei danni fisici. Quelli meno gravi, inferiori cioè al 9% di invalidità, sono aumentati del 6,96% in tre anni. E del 5,8% solo a causa dell’inflazione registrata nel corso del 2022. Ulteriori rialzi sono attesi quest’anno. Dovrebbero riguardare anche i danni più gravi.

A causa della convergenza di tutti questi fattori, le compagnie assicurative dovranno necessariamente applicare delle tariffe più alte, con un effetto a cascata anche sulle riserve per le società meno virtuose, cioè quelle che ci mettono più tempo a pagare i sinistri.

I rincari

In questi primi mesi del 2023 sono già emersi rincari sopra al 15%. Secondo l’Osservatorio di Facile.it, a febbraio 2023 per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano, in media, 515,41 euro con un aumento del 15,07% rispetto allo stesso periodo del 2022 (quando il premio medio era pari a 447,91 euro).

“A incidere sull’aumento del prezzo dell’Rc auto sono diversi fattori – spiega Andrea Ghizzoni, managing director insurance di Facile.it -. Da un lato l’aumento degli incidenti stradali, dall’altro l’inflazione, che sta avendo ricadute anche sul costo di riparazione dei veicoli e, quindi, sul valore medio dei sinistri”. Analisi analoghe arrivano dal comparatore Segugio.it che già a gennaio aveva misurato aumenti, con una crescita del 3,2% sul mese precedente e addirittura del 16,3% rispetto a gennaio 2022, quando il premio medio era 327,9 euro.

Gli utenti non ci stanno

“Avevamo intravisto aumenti in arrivo per le tariffe Rc Auto e purtroppo i nostri presagi si sono avverati, con le compagnie di assicurazioni che hanno mantenuto la parola e hanno applicato rincari ai propri clienti – dice Furio Truzzi, presidente Assoutenti -. Già lo scorso dicembre avevamo previsto un progressivo incremento delle tariffe Rc auto nel corso del 2023, anche a seguito delle dichiarazioni dell’Ania che aveva paventato aggiornamenti dei prezzi come effetto dell’inflazione”.

Per il presidente di Assoutenti “rincari così elevati appaiono del tutto ingiustificati e non rispondenti alle dinamiche di mercato, anche in relazione alle forti differenze territoriali con la Lombardia che sfiora il 20% di aumento annuo”.