La Borsa del 29 dicembre, Milano chiude in calo con il tonfo dei titoli della difesa

Le prospettive di pace in Ucraina affossano il comparto della sicurezza. Previsto un incontro Trump-Netanyahu anche per il futuro di Gaza

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. L'Europa chiude fiacca

    Le Borse europee archiviano la prima seduta dell'ultima settimana di negoziazioni dell'anno all'insegna della debolezza. Al Ftse Mib di Milano (-0,4%) va la maglia nera del Vecchio Continente, mentre gli altri indici principali terminano le contrattazioni attorno alla parità.

    Sull’azionario, a Piazza Affari pesanti i titoli della difesa, in linea con il comparto europeo: Leonardo (-1,96%) guida i ribassi, seguita da Fincantieri (-1,72%), ma entrambi i titoli si preparano a chiudere un 2025 da record. Gli acquisti sostengono invece Diasorin a +3,00% che approfitta del via libera della Fda americana al primo test sulla nuova piattaforma Liaison Nes, e Nexi (+1,72%) dopo l'acquisizione delle attività di merchant acquiring della Banca Popolare di Sondrio.

  2. Male i titoli della difesa

    Le borse europee mostrano un andamento incerto a metà giornata, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei verbali dell’ultimo vertice della Federal Reserve, prevista per domani. Questi verbali forniranno indicazioni cruciali sulla futura traiettoria della politica monetaria statunitense.

    A Piazza Affari, il Ftse Mib registra un calo dello 0,14%. Tra i principali titoli milanesi, Diasorin (+3,6%) beneficia del via libera della Food and Drug Administration (FDA) americana al primo test sulla nuova piattaforma Liaison Nes. Anche Nexi (+2,06%) registra un buon andamento dopo l’acquisizione delle attività di merchant acquiring della Banca Popolare di Sondrio. Al contrario, Leonardo (-3,5%) e l’intero settore europeo della Difesa subiscono vendite a causa delle dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che ha definito “vicino” un accordo per la pace in Ucraina.

  3. Spread a 70 punti

    Apertura in leggero rialzo per lo spread tra BTp e Bund sul mercato Mts. Il differenziale di rendimento tra i BTp decennali di riferimento e i pari scadenza tedeschi apre infatti a 70 punti base, due in più rispetto all'ultima chiusura a 68 punti base. In rialzo anche il rendimento dei decennali italiani, al 3,60%, dal 3,54% registrato alla chiusura del 23 dicembre.

  4. Crollano i titoli della difesa

    Sul fronte opposto, i cali più marcati riguardano Leonardo, che scende a 47,27 con un ribasso del 4,41%, e Fincantieri a 16,33 (−3,03%). Debole anche Telecom Italia, in flessione a 0,5104 (−1,24%), mentre arretrano in misura più contenuta Lottomatica Group a 22,36 (−0,62%) e Mediobanca a 17,31 (−0,49%).

    Nome Valore Var %
    Leonardo 47,27 -4,41
    Fincantieri 16,33 -3,03
    Telecom Italia 0,5104 -1,24
    Lottomatica Group 22,36 -0,62
    Mediobanca 17,31 -0,49
    Unicredit 69,61 -0,47
    Unipol 20,41 -0,44
    Banca Monte Paschi Siena 8,842 -0,37
    Stellantis 9,371 -0,36
    Hera 3,98 -0,30
  5. Salgono Nexi e Diasorin

    I maggiori rialzi di questa fase vedono Nexi in testa a 4,162 euro, in crescita dell’1,04%, seguita da Diasorin a 67,28 (+0,99%) e Campari a 5,514 (+0,77%). In positivo anche Tenaris, che sale a 16,425 (+0,64%), e Amplifon a 13,705 (+0,55%).

    Nome Valore Var %
    Nexi 4,162 +1,04
    Diasorin 67,28 +0,99
    Campari 5,514 +0,77
    Tenaris 16,425 +0,64
    Amplifon 13,705 +0,55
    Buzzi 52,25 +0,48
    Prysmian 86,22 +0,33
    Moncler 56,10 +0,32
    Bca Pop Sondrio 16,475 +0,21
    Eni 15,992 +0,20
  6. Europa avanti

    Le principali Borse europee aprono la seduta odierna in lieve rialzo, mantenendosi sostanzialmente sui livelli della vigilia. A Francoforte l’indice registra un incremento dello 0,13%, mentre Londra segna un timido +0,01% all’avvio. Anche Parigi mostra un andamento incerto con un progresso dello 0,3%, scenario analogo a quello di Milano, dove il listino guadagna lo 0,12%. La giornata si apre dunque all’insegna della cautela sui mercati del Vecchio Continente.

  7. Occhi su Intesa e Mps

    Occhi sulle banche, in particolare su Intesa Sanpaolo, che ha definito in accordo con i sindacati le tematiche del contratto di secondo livello del gruppo riguardanti il sistema di welfare integrato. Il contratto prevede un aumento della contribuzione datoriale al 4,50% e al 6% per il personale under 35. Conferma inoltre il contributo annuo di 120 euro per tutti i figli dei dipendenti fino a 24 anni e l’aumento del buono pasto a 10 euro.

    Mps, invece, sarebbe vicina all’approvazione della Bce alle modifiche statutarie, che permetteranno al consiglio di amministrazione di presentare una lista di candidati per il rinnovo. Questa sarà probabilmente l’unica presentata per nominare la maggioranza dei membri del consiglio.

  8. Accordi di pace vicini

    Le borse europee sono in rialzo, con il futures sull’Eurostoxx50 che segna un +0,38%. Questo ottimismo è alimentato dalle notizie secondo cui il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky potrebbero essere vicini a un accordo per porre fine alla guerra. Il presidente americano Donald Trump ha fatto questa affermazione il 28 dicembre, pur riconoscendo che la questione del Donbass rimane irrisolta.

    Nel corso della giornata, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà Trump a Mar-a-Lago per discutere la prossima fase del piano per Gaza. I colloqui riguarderanno anche le preoccupazioni relative a Hezbollah in Libano e all’Iran.