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La Borsa del 1 agosto, Europa in rosso: dazi Usa e dati del lavoro pesano sui mercati
I mercati finanziari continuano a far divergere l’andamento dei listini dalle due parti dell’Atlantico; l’impatto della guerra dei dazi è diverso tra Europa e Stati Uniti
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Crollano le Borse europee
Chiusura in forte calo per le principali piazze europee in un venerdì segnato da tensioni commerciali e delusioni macroeconomiche. I mercati hanno reagito con vendite diffuse all’annuncio notturno del presidente americano Donald Trump, che ha introdotto nuovi dazi compresi tra il 10% e il 41% su prodotti provenienti da decine di Paesi. A peggiorare il clima già incerto sono arrivati anche i dati del mercato del lavoro statunitense, inferiori alle attese, che hanno contribuito a innescare le vendite anche a Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib ha perso il 2,55%, scivolando sotto la soglia psicologica dei 40.000 punti. A pesare sono stati in particolare i titoli bancari: Intesa Sanpaolo ha ceduto il 5,57%, mentre Fineco ha lasciato sul terreno il 5,8%, penalizzata anche dai risultati del primo semestre, con ricavi in calo del 2,1% a 644,4 milioni di euro e un utile netto in flessione dello 0,8% a 317,8 milioni.
In controtendenza Campari, che ha guadagnato il 7,95% tornando sui livelli più alti da ottobre scorso, sostenuta dai buoni risultati semestrali e da un miglioramento delle marginalità. Giornata negativa invece per Pirelli (-2,64%), i cui conti in linea con le attese non sono bastati a rassicurare gli investitori, ancora preoccupati per le incertezze legate alla governance.
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A Milano si salva solo Campari
Seduta in netto calo per le Borse europee, Piazza Affari inclusa, dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato dazi più elevati per diversi paesi. Come il Canada, che vedrà un aumento dal 25% al 35%, dopo il fallimento delle negoziazioni entro la deadline, e la Svizzera al 39%, mentre proseguono per ulteriori 90 giorni le trattative con il Messico (attuale 25%).
Milano crolla a -1,96% a 40.183 punti. Va forte Campari che ottiene un +7,69%, dopo avere registrato un aumento dell'utile operativo nel secondo trimestre. I più forti ribassi, invece, si verificano su Fineco, che continua la seduta con -4,30%. Vendite anche su Ferrari, che registra un importante calo del 3,97%.
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Giù Finecobank e Pirelli
Tra i peggiori, Finecobank cede il 3,26% a 18,11 euro, seguita da Pirelli & C (-2,70% a 5,76 euro), Saipem (-2,13% a 2,294 euro), Unipol (-1,96% a 17,27 euro) e Buzzi (-1,71% a 44,94 euro).
Nome Valore Variazione % Finecobank 18,11 -3,26% Pirelli & C 5,76 -2,70% Saipem 2,294 -2,13% Unipol 17,27 -1,96% Buzzi 44,94 -1,71% Enel 7,612 -1,56% Ferrari 380,00 -1,38% Interpump Group 35,48 -1,33% Generali 32,30 -1,28% Bper Banca 8,526 -1,27% -
Campari guida i rialzi a Piazza Affari
Mattinata contrastata per il listino milanese. Brilla Campari, in forte rialzo con un +8,78% a 6,592 euro. Bene anche Inwit (+0,29% a 10,39 euro), Stellantis (+0,17% a 7,776 euro) e Nexi (+0,04% a 5,012 euro).
Nome Valore Variazione % Campari 6,592 +8,78% Inwit 10,39 +0,29% Stellantis 7,776 +0,17% Nexi 5,012 +0,04% -
Borse europee in calo all'avvio di seduta
Avvio negativo per i principali listini del Vecchio Continente. A Francoforte il Dax segna un ribasso dell’1,16%, mentre a Milano il Ftse Mib cede lo 0,74%. In calo anche Londra, che apre a -0,46%, mentre Parigi registra un avvio pressoché stabile, con una variazione pari allo 0,00%.
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I titoli sotto la lente
Sull'azionario tengono ancora banco le trimestrali, con quelle di Pirelli, Enel e Campari, tra le altre, arrivate ieri in serata.
Campari conferma la guidance 2025 dopo il primo semestre ma sottolinea l'importanza del terzo trimestre per la visibilità sui risultati futuri e stima tra 4 e 45 milioni di euro l'impatto dei dazi Usa in termini di Ebit. Enel chiude il semestre con un risultato netto di 3,43 miliardi di euro, in flessione dell'11% rispetto allo stesso periodo 2024, meglio delle aspettative, ma confermata la guidance per il 2025. Morgan Stanley taglia a "equal weight" da "overweight", taglia target price a 8,4 euro da 8,8
Pirelli ha chiuso il primo semestre 2025 con un aumento dell'utile netto e dei ricavi, nonostante la volatilità dei cambi e l'impatto dei dazi Usa. La società ha rivisto leggermente al ribasso le stime sui ricavi per l'intero anno a causa del peggioramento dello scenario cambi, mantenendo invariati gli obiettivi di margine Ebit adjusted e generazione di cassa.
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Dazi più alti per diversi Paesi
Le Borse europee dovrebbero aprire in territorio negativo, nonostante le sorprese positive provenienti da Oltreoceano con i conti sopra le attese di Amazon ed Apple, con l'EuroStoxx a -0,8%. Pesa l'annuncio da parte del presidente americano Donald Trump di dazi più severi, a partire dal 7 agosto, per decine di Paesi e l'entrata in vigore delle tariffe al 35% sul Canada, che non è riuscito a trovare un accordo con la Casa Bianca (mentre per l'Ue è stato confermato il 15%).
In questo contesto, i contratti sul Ftse Mib di Milano in calo dello 0,4%, mentre si muovono in negativo anche quelli su Parigi (-0,5%), Francoforte (-0,7%) Madrid (-0,4%), e Amsterdam (-0,4%).