Ferragni, dubbi sulle fatture all’hotel di Champolouc

Secondo il Codacons, ci sono alcuni dettagli che non tornano sul soggiorno dell'influencer con i suoi amici, come il pagamento della camera e le prenotazioni

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Un nuovo giallo avvolge Chiara Ferragni. Il suo recente soggiorno all’Hotellerie de Mascognaz, nel pittoresco scenario di Champoluc in Valle D’Aosta, durante lo scorso fine settimana, è avvolto da numerosi interrogativi. La rivista del Gambero Rosso ha avviato un’indagine sul caso, seguita dal Codacons, che ha portato alla luce dettagli sospetti riguardo al soggiorno dell’influencer e dei suoi amici.

A sollevare ulteriori perplessità, c’è anche il repentino cambio di versione della struttura ospitante. Inizialmente, la struttura aveva lamentato un crollo nei sentimenti sociali a causa di numerosi commenti negativi, per poi correggersi sostenendo un improvviso aumento delle prenotazioni, il quale, però, sembra non essere documentato.

Il pernottamento e il caso delle fatture

Dopo il caso dell’azienda Pigna che ha reciso il contratto di collaborazione, l’influencer si trova di nuovo al centro di una controversia legata, questa volta legata al suo recente soggiorno in un hotel a Champoluc, in Valle D’Aosta. Dopo aver pubblicato un post dettagliato su Instagram sull’hotel, la sua dichiarazione “NoAdv” solleva interrogativi sulla natura della promozione. Essendo un personaggio pubblico e imprenditrice digitale, il dubbio di una sponsorizzazione gratuita è plausibile, ma potrebbe anche trattarsi di una forma di promozione in cambio di visibilità, nota come “supplied”.

La struttura ha smentito qualsiasi forma di sponsorizzazione gratuita, dichiarando di aver ricevuto il pagamento regolare da parte di Chiara Ferragni. Tuttavia, il Codacons sta richiedendo la documentazione relativa al pagamento per verificare la natura dei rapporti tra l’influencer e l’hotel. “Abbiamo deciso di presentare una istanza d’accesso all’Hotel Champoluc, affinché fornisca i documenti circa il pagamento del soggiorno da parte della Ferragni, per capire la natura dei rapporti tra l’influencer e l’hotel e quale tariffa sia stata applicata all’imprenditrice digitale per i servizi fruiti”, afferma l’associazione.

La struttura ha però negato la possibilità di mostrare le fatture, citando motivi di privacy. La situazione si fa sempre più intricata, con le autorità che cercano di ottenere chiarezza sulla natura dei pagamenti e dei rapporti tra l’influencer e l’hotel. Una camera dell’Hotellerie de Mascognaz può venire a costare anche sui 400 euro a notte.

Le prenotazioni: l’hotel è al completo, ma sul sito molte stanze sono libere

Il secondo mistero riguarda le prenotazioni presso l’hotel valdostano. Il 1 febbraio scorso, l’associazione dei consumatori ha condotto una semplice verifica su siti di prenotazione online e sul sito ufficiale della struttura, senza trovare riscontri con quanto dichiarato. “Nonostante la struttura disponga solo di 28 unità abitative, stanze e chalet nelle prossime settimane sono ancora libere e perfettamente prenotabili”, spiega il Codacons, sottolineando che ci siano ampie finestre di disponibilità per la struttura.

In particolare, il periodo di San Valentino ha suscitato sorpresa poiché, secondo il Codacons, ci sono camere disponibili anche nei giorni 9-10 febbraio e per l’intero periodo dal 12 al 16 febbraio. Queste scoperte sollevano interrogativi sulla reale influenza della pubblicità di Chiara Ferragni sulle prenotazioni dell’hotel. Il Codacons evidenzia che ci sono disponibilità anche nel periodo dal 9 al 22 marzo 2024, come confermato anche dal sito dell’hotel nella sezione dedicata alle prenotazioni”. Lo stesso sito dell’hotel, nella pagina dedicata alle prenotazioni, conferma la possibilità di acquistare soggiorni nelle prossime settimane”, afferma il Codacons.