Donna punta con siringa per strada: scatta allarme needle spiking

La denuncia di una 40enne che ha raccontato di essere stata punta da uno sconosciuto a Roma con una siringa

Allarme “needle spiking” a Roma dopo la denuncia di una donna che ha raccontato di essere stata punta da uno sconosciuto con una siringa per strada, nel pieno centro della Capitale. L’episodio potrebbe essere un caso isolato, ma richiama alla mente un fenomeno conosciuto in particolare nel Regno Unito e in altri Paesi dove donne e ragazze vengono punte da malintenzionati con aghi infetti o per iniettare droghe dello stupro.

Donna punta con siringa per strada: il racconto

La donna di 40 anni, madre di due bambine, ha sporto denuncia ai carabinieri dopo aver subito l’aggressione, riuscendo anche a filmare il presunto responsabile del gesto dopo averlo inseguito.

”Era mezzogiorno, ero in via Brunetti, mi sono abbassata per togliere la catena alla bicicletta e mi si è alzata la giacca sulla schiena – è il racconto della donna fatto all’Adnkronos – All’improvviso ho sentito una puntura. Non so cosa fosse esattamente, forse una piccola siringa ma sono certa che fosse un ago. Ho alzato lo sguardo e ho visto un uomo allontanarsi”.

”Quello che mi è successo è sconvolgente – ha detto la 40enne – Mi sono spaventata e sono rimasta come impietrita, avevo paura che potesse farmi del male, però l’ho seguito con lo sguardo. Lui ha continuato ad andare avanti compiendo atti di vandalismo lungo la via. Appena mi sono ripresa sono salita sulla bici e l’ho seguito, sono riuscita a riprenderlo, lui mi ha visto e si è dileguato tra la folla”.

”Subito dopo sono andata allo Spallanzani Sono fortunata perché non è uscito sangue, anche se la parte dove sono stata punta si è gonfiata. Ora dovrò comunque sottopormi ai test per hiv ed epatite” ha spiegato ancora la vittima, raccontando di aver pianto dalla disperazione per quello che ha definitivo un vero trauma.

Donna punta con siringa per strada: cos’è il needle spiking

Il “needle spiking” è un fenomeno noto in diversi Paesi europei, con decine di casi confermati delle forze di polizia europee in Francia, in Spagna e in Inghilterra, e in crescita nell’ultimo anno.

Consiste in delle iniezioni a tradimento subite perlopiù da giovani donne in luoghi affollati e contesti di “malamovida”, che ricevono in questo modo a tradimento delle dosi della cosiddetta droga dello stupro.

All fine del 2021 la polizia inglese aveva registrato 200 casi di donne stordite durante delle serate fuori, nella maggior parte dei casi per avere bevuto in bicchieri dove a loro insaputa era stata aggiunta il farmaco inibitore di volontà, Ghb. Ma almeno in 24 casi le vittime hanno raccontato di essere state punte da degli aghi.

Nelle città universitarie del Regno Unito come Bristol, Birmingham e Nottingham si sono registrare diverse manifestazioni di centinaia di donne scese in piazza per protestare contro la movida insicura e il fenomeno del “needle spiking”.

Circa 200 casi di iniezioni a tradimento sono stati registrati anche in Francia: a Belfort sei persone avevano denunciato di essere state punte durante un festival e altre quattro a Gers in occasione del festival Pentecostavic a Vic-Fezensac. Per un’indagine sul “needle spiking” un 20enne di Tolone è stato rinviato a giudizio (qui avevamo spiegato il fenomeno del “needle spiking” riportando un caso di puntura in discoteca).

Altri 23 casi sono stati segnalati in Spagna, dall’Andalusia, fino alla Catalogna.