L’Agenzia Europea dell’Ambiente ha aggiornato i dati contenuti nella mappa e nella classifica della qualità dell’aria delle città comunitarie. I centri urbani sono ordinati dal più pulito al più inquinato in base al livello medio di concentrazione di polveri sottili. A essere preso in considerazione è il dato del PM 2,5, ovvero del particolato con dimensioni uguali o inferiori a 2,5 micron, che riesce a penetrare negli alveoli polmonari e diffondersi nel sangue, causando anche malattie molto gravi. Le sostanze così piccole sono presenti anche in natura, ma sono causate principalmente dalle attività umane.
Quali sono le città meno inquinate d’Europa: nessuna è italiana
I dati sono stati raccolti nel corso degli ultimi due anni da oltre 400 stazioni di monitoraggio che si trovano nei Paesi membri dell’Ue. Tra il 2020 e il 2021, la qualità dell’aria era buona solo in 11 città. Con una concentrazione media annuale di PM 2,5 inferiore ai 5 microgrammi al metro cubo, il valore soglia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità superato in ben 343 dei 353 nomi presenti nella lista. Livelli tra 5 e 10 microgrammi al metro cubo sono considerati buoni, tra 10 e 15 moderati, tra 15 e 25 cattivi, oltre i 25 pessimi.
- Umeå (Svezia).
- Faro (Portogallo).
- Funchal (Portogallo).
- Tampere (Finlandia).
- Narva (Estonia).
- Stoccolma e hinterland (Svezia).
- Uppsala (Estonia).
- Tallinn (Estonia).
- Bergen (Norvegia).
- Reykjavik (Islanda).
- Norrköping (Svezia).
Nessuna delle uniche 11 città con buoni livelli di particolato (sotto la soglia di 5 microgrammi al metro cubo) si trova in Italia. Due delle città della Penisola, inoltre, chiudono la classifica europea, con livelli di particolato decisamente alti, sopra i 25 microgrammi al metro cubo di PM 2,5.
Quanto sono inquinate le più grandi città italiane: i valori di PM 2,5
In tutta l’Ue stanno nascendo aree a basse emissioni, ma non Italia. Questi sono i valori delle più popolose città italiane.
- Roma e hinterland (Lazio) – 13,2 microgrammi al metro cubo – 242esima posizione.
- Milano e hinterland (Lombardia) – 19,8 microgrammi al metrocrubo – 318esima posizione.
- Napoli e hinterland (Campania) – 13,1 microgrammi al metro cubo – 241esima posizione.
- Torino (Piemonte) – 19,4 microgrammi al metro cubo –315esima posizione.
- Palermo (Sicilia) – 11,3 microgrammi al metro cubo – 205esima posizione.
- Genova (Liguria) – 9,3 microgrammi al metro cubo – 119esima posizione.
- Bologna (Emilia Romagna) – 15,3 microgrammi al metro cubo – 274esima posizione.
- Firenze (Toscana) – 12,7 microgrammi al metro cubo – 234esima posizione.
- Bari (Puglia) – dati non disponibili.
- Catania (Sicilia) – dati non disponibili.
Molti centri non raccolgono i dati seguendo gli standard dell’Unione Europea, e per questo la mappatura delle città più (e meno) inquinate d’Italia non riesce a fornire dati completi.
Quali sono le città più inquinate e meno inquinate d’Italia: la lista
Mentre l’Europa compie importanti passi avanti verso la neutralità climatica, grazie al pacchetto per tutelare l’ambiente “Fit for 55“, ecco le città italiane più alte nella classifica europea, e dunque quelle considerate più pulite e meno inquinate in base ai valori di PM 2,5 rilevati nell’aria nel corso del monitoraggio. I valori vanno dai 5,5 microgrammi al metro cubo di Sassari fino ai 9,8 di Savona.
- Sassari (Sardegna), 16esima posizione.
- Livorno (Toscana), 67esima posizione.
- Catanzaro (Calabria), 76esima posizione.
- Battipaglia (Campania), 84esima posizione.
- Grosseto (Toscana), 106esima posizione.
- Genova (Liguria), 119esima posizione.
- Salerno (Campania), 128esima posizione.
- Campobasso (Molise), 138esima posizione.
- Savona (Liguria), 146esima posizione.
Di seguito quelle invece che chiudono la classifica, con valori che passano dai 20,9 di Alessandria fino alle preoccupanti concentrazioni di Padova e Cremona, che sono le città più inquinate in Italia per l’Agenzia Europea dell’Ambiente.
- Alessandria (Piemonte), 326esima posizione.
- Piacenza (Emilia Romagna), 327esima posizione.
- Pavia (Lombardia), 331esima posizione.
- Treviso (Veneto), 331esima posizione.
- Verona (Veneto), 332esima posizione.
- Asti (Piemonte), 333esima posizione.
- Brescia (Lombardia), 338esima posizione.
- Vicenza (Veneto), 340esima posizione.
- Venezia (Veneto), 341esima posizione.
- Padova (Veneto), 342esima posizione.
- Cremona (Lombardia), 343esima posizione.
A Padova si registrano valori di 25,3 microgrammi di PM 2,5 al metro cubo e a Cremona di 25,7. Dati allarmanti e decisamente sopra le soglie consigliate. Si classifica più in basso solo Nowy Sacz, in Polonia, alla 344esima posizione, con 26,8 microgrammi. È comunque necessario ricordare che nessuna città italiana (ed europea, fatta eccezione per le 11 prime posizioni della classifica) è davvero promossa dall’Agenzia.