L’Europa fa un altro passo avanti verso la neutralità climatica

Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, il Consiglio dei ministri UE dell'Ambiente ha raggiunto l'intesa sul pacchetto di misure sulle emissioni "Fit for 55"

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Il Consiglio europeo tra il 28 e il 29 giugno ha adottato le posizioni negoziali (approcci generali) su importanti proposte legislative del pacchetto “Fit for 55”. Presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, il pacchetto consentirà all’Unione europea di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.

Gli Stati membri hanno adottato una posizione comune sul sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE (EU ETS), sulla condivisione degli sforzi tra gli Stati membri nei settori non ETS (ESR), sulle emissioni e gli assorbimenti derivanti dall’uso del suolo, dai cambiamenti di uso del suolo, sulla creazione di un fondo sociale per il clima (SCF) e sui nuovi standard di prestazione in materia di emissioni di CO2 per auto e furgoni.

Questi accordi aprono la strada ai negoziati con il Parlamento europeo.

Sistema di scambio delle emissioni dell’UE

Il sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE (ETS) è un mercato del carbonio basato su un sistema di cap-and-trade di quote di emissioni per le industrie ad alta intensità energetica e il settore della produzione di energia.

Il Consiglio ha convenuto di mantenere alto l’obiettivo generale fissato al 61% per la riduzione delle emissioni entro il 2030 nei settori coperti dal sistema ETS dell’UE, come proposto dalla Commissione.

Il Consiglio ha inoltre approvato una riduzione una tantum del tetto complessivo delle emissioni di 117 milioni di quote (“re-basing”) e l’aumento del tasso di riduzione annuale del tetto del 4,2% all’anno (“fattore di riduzione lineare”).

Il Consiglio ha deciso di estendere l’elenco degli Stati membri che beneficiano del Fondo di modernizzazione. In linea di principio, i progetti relativi al gas naturale non saranno ammissibili al Fondo. Tuttavia, il Consiglio ha introdotto una misura transitoria che consente ai beneficiari del Fondo di continuare a finanziare progetti di gas naturale a determinate condizioni.

Il Consiglio ha introdotto un opt-in per tutti i combustibili fossili. Ha introdotto requisiti semplificati di monitoraggio, comunicazione e verifica per i piccoli fornitori di combustibili.

Inoltre, è stato deciso di eliminare gradualmente le quote di emissione gratuite per il settore dell’aviazione entro il 2027 e di allineare la proposta al sistema globale di compensazione e riduzione del carbonio per l’aviazione internazionale (CORSIA). Il sistema ETS dell’UE si applicherà ai voli intraeuropei (compresi Regno Unito e Svizzera), mentre il CORSIA si applicherà agli operatori dell’UE per i voli extraeuropei da e verso i Paesi terzi che partecipano al CORSIA. Il Consiglio ha convenuto di accantonare 20 milioni di quote gratuite in via di eliminazione per compensare i costi aggiuntivi associati all’uso di carburanti per l’aviazione sostenibili (SAF).

Fondo sociale per il clima

Il Consiglio ha deciso di istituire un Fondo sociale per il clima a sostegno delle famiglie, delle microimprese e degli utenti dei trasporti vulnerabili per sostenere la creazione di un sistema di scambio di quote di emissioni per i settori dell’edilizia e del trasporto stradale.

Ogni Stato membro presenterà alla Commissione un “piano sociale per il clima”, contenente una serie di misure e investimenti per affrontare l’impatto della tariffazione del carbonio sui cittadini vulnerabili. Il fondo fornirà sostegno finanziario agli Stati membri per finanziare le misure e gli investimenti individuati nei loro piani, per aumentare l’efficienza energetica degli edifici, la ristrutturazione degli edifici, la decarbonizzazione del riscaldamento e del condizionamento dell’aria negli edifici e l’adozione di mobilità e trasporti a emissioni zero e a basse emissioni, comprese le misure che forniscono un sostegno diretto al reddito in modo temporaneo e limitato.

Regolamento sulla condivisione degli sforzi

Il Consiglio ha concordato un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra a livello UE del 40% rispetto al 2005, per i settori non coperti dal sistema ETS, ossia il trasporto marittimo nazionale, l’agricoltura, i rifiuti e le piccole industrie. I settori dell’edilizia e del trasporto stradale saranno coperti sia dal nuovo sistema ETS che dal regolamento sulla condivisione degli sforzi. Questi settori, insieme, generano attualmente circa il 60% delle emissioni di gas serra dell’UE.

Stop alle auto a benzina e diesel

Il Consiglio ha deciso di aumentato gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per le nuove auto e furgoni entro il 2030, portandoli rispettivamente al 55% per le auto e al 50% per i furgoni. Il Consiglio ha inoltre deciso di introdurre un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 100% entro il 2035 per le nuove auto e i nuovi furgoni.

La possibilità per gli automobilisti di ricaricare i propri veicoli in tutti gli Stati membri sarà assicurata dalla relativa revisione della diffusione di un’infrastruttura per i carburanti alternativi.

Nel 2026, la Commissione valuterà i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del 100% delle emissioni e la necessità di rivedere tali obiettivi tenendo conto degli sviluppi tecnologici, anche per quanto riguarda le tecnologie ibride plug-in e l’importanza di una transizione fattibile e socialmente equa verso le emissioni zero.

Le prossime tappe

Ora che il Consiglio ha concordato le sue posizioni sulle proposte, possono iniziare i negoziati con il Parlamento europeo per raggiungere un accordo sui testi giuridici finali.