È un 2022 denso di emozioni contrastanti quello che sta vivendo Flavio Briatore, imprenditore di fama mondiale, sempre molto chiacchierato per le alterne fortune che hanno caratterizzato la sua ormai cinquantennale carriera nel mondo degli affari. Un anno in cui, secondo quanto da lui dichiarato, sta attraversando periodi di intensa felicità (come quello conseguente all’assoluzione nel processo che lo vedeva imputato per evasione fiscale) intervallati però da episodi alquanto spiacevoli relativi soprattutto all’ambito lavorativo.
Maltempo in Italia
L’ultimo in ordine di tempo è accaduto pochi giorni fa, quando l’ondata di maltempo che ha investito le zone costiere settentrionali della Toscana ha letteralmente devastato il suo stabilimento balneare di Marina di Pietrasanta: stiamo parlando del Twiga, locale simbolo della movida della Versilia, acquistato oltre 20 anni fa e gestito assieme a Daniela Santanchè, per anni volto noto di Forza Italia e amicissima di Silvio Berlusconi e oggi esponente di punta dei Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Divenuto in breve tempo un marchio di lusso internazionale, il Twiga Beach Club conta diverse altre sedi in giro per il mondo, tra cui quelle di Londra e di Montecarlo.
Lo sfogo di Briatore contro gli odiatori social: la denuncia dei danni subiti al Twiga
Come raccontato dallo stesso Briatore in un breve video apparso a stretto giro sulle sue pagine social, la tromba d’aria che ha preso di mira le spiagge dello stabilimento toscano “ha mandato all’aria un lavoro di mesi e mesi“, ribaltando decine di tende allestite per i bagnanti e imponendo la chiusura al pubblico per diversi giorni. “Oggi riapriamo, alla faccia degli sfigati che hanno esultato per i danni subiti dal Twiga“: questo il commento velenoso dell’imprenditore, che ha poi rivolto parole di vicinanza e supporto “ai tanti proprietari di bagni che in questi giorni si sono ritrovati nella mia stessa situazione”.
Il locale ha già riaperto le porte ai tanti turisti italiani e stranieri che hanno letteralmente invaso le coste tirreniche durante i giorni di Ferragosto, decidendo di trascorrere le ferie estive tra la bellezza del mare e i tanti confort garantiti dallo stabilimento: tra questi anche un ristorante italo-giapponese e un ampio cocktail bar con tanto di privè per i clienti più esigenti. Ma quanto vale il Twiga Beach Club di Marina di Pietrasanta e quanto guadagnano gli illustri proprietari tramite la sua gestione?
Quanto vale il Twiga e quanto guadagna Briatore per gestirlo
Per comprenderlo occorre innanzitutto conoscere come funziona in Italia il regolamento che riguarda le concessioni balneari. A differenza di quanto succede ad esempio in Francia – dove le autorizzazioni per l’occupazione delle spiagge vengono rinnovate di anno in anno – nel nostro Paese i permessi vengono elargiti dal governo con durata pluriennale. Un’agevolazione non da poco per chi li ottiene, con i gestori dei bagni che in questo modo hanno la possibilità di programmare spese e investimenti ragionando sempre a lungo termine e non con l’impellenza di dover mostrare allo Stato i bilanci in attivo ogni dodici mesi.
Nel caso specifico, l’ultimo esecutivo ad aver prolungato le concessioni balneari è stato il primo guidato da Giuseppe Conte, che nel 2019 ha rinnovato le autorizzazioni per 15 anni, ossia fino al 2034. La spesa che ogni anno un gestore deve sostenere per poter operare sul lido assegnato equivale a poco più di 17.600 euro. Ma gli incassi sono quasi sempre molto superiori e questo vale particolarmente se si analizzano le entrate del Twiga. L’ultimo dato consultabile risale infatti proprio al 2019 e mostra come Briatore e Santanchè abbiano guadagnato circa 4 milioni di euro dalla gestione annuale del loro stabilimento. Calcolatrice alla mano, stiamo parlando di un valore 227 volte maggiore rispetto all’investimento sostenuto.