Nuovo sciopero trasporti a giugno, Milano bloccata 24 ore: chi si ferma

Mezzi pubblici bloccati a Milano: terzo sciopero in poco tempo indetto da Al Cobas, che denuncia l'atteggiamento di Atm e dell'amministrazione comunale di Sala

Foto di Luca Incoronato

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Mercoledì 26 giugno 2024 sarà una giornata potenzialmente nera sul calendario di chi studia o lavora a Milano. Il Sindacato Al Cobas ha infatti indetto uno sciopero dei lavoratori Atm. Il rischio, molto concreto, è che il blocco dei mezzi pubblici possa durare fino a un massimo di 24 ore.

Sciopero a Milano

Metro, autobus e tram potrebbero restare fermi per 24 ore a Milano nella giornata di mercoledì 26 giugno 2024. Per quanto siano ovviamente previste delle fasce di garanzia, si prospetta una giornata davvero tremenda.

Si tratta del terzo sciopero proclamato da Al Cobas in poco più di un mese. Qual è la problematica sollevata? Il sindacato si scaglia contro quello che è stato definito “accordo spot”. Si tratta di un documento firmato da quasi tutte le altre associazioni sindacali, riportante data 13 maggio 2024: “Non sposta nulla in merito alla crescita dei salari ed è pesantemente punitivo, esclusivista e discriminatorio”.

Il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato la notizia dello sciopero, per quanto si attenda ancora comunicazione da parte di Atm. Lo stop al servizio ci sarà, ma occorre capire l’entità dello stesso.

Sciopero di 24 ore

Non è da escludere che Atm blocchi il servizio, quasi nella sua interezza, per 24 ore. Considerando però come lo sciopero cada nel cuore della settimana, dunque in una giornata lavorativa, saranno previste delle fasce di garanzia. Ciò al fine di permettere a lavoratori, pendolari e studenti di usufruire di un servizio minimo:

  • dall’inizio del servizio fino alle 8:45;
  • dalle 15:00 alle 18:00.

Per il resto della giornata i servizi non saranno garantiti. Una dura lotta che si tramuta in un incubo per i cittadini. Occorre infatti ricordare come Al Cobas abbia già indetto due scioperi di recente, rispettivamente il 6 e il 31 maggio 2024. Si mira a un nuovo tavolo di confronto, così da garantire ai dipendenti un salario migliore, ma soprattutto maggiore sicurezza sul lavoro.

Importanti le dichiarazioni di Claudio Signore e Luigi Battipaglia, rispettivamente segretario e vice segretario di Al Cobas Milano. È tutto nelle mani di Atm e dell’amministrazione comunale. Si attende una risposta che potrebbe evitare disagi nella giornata del 26 giugno e ulteriori scioperi in futuro.

“C’è ancora tempo”, hanno spiegato a Milano Today, “Atm e il sindaco Sala hanno la chance di far cessare i disagi agli utenti, convocandoci e mettendo da parte chiusure strumentali e ideologiche”. Si denuncia un atteggiamento di chiusura da parte della dirigenza Atm, ritenuto gravissimo.

In questo scenario, l’atteggiamento del Comune di Milano è invece descritto come indifferente. Gli scioperi organizzati rappresentano grida rimaste inascoltate, ad oggi. Ecco cosa c’è sul tavolo, che per ora non vede interlocutori:

  • garanzie economiche;
  • questione sicurezza;
  • organizzazione del servizio.

Nel dettaglio si parla di “150 euro netti d’aumento mensili solo per i livelli produttivi e senza dare nulla in cambio. Diritto al godimento delle ferie, la fine dei privilegi, dei premi ad personam, delle una tantum, delle discriminazioni e dei salari d’ingresso da fame. Siamo contro gli accordi pirata di confederali e autonomi che peggiorano le condizioni di lavoro; l’aumento dei carichi e dell’orario di lavoro; lo scippo dei riposi domenicali e della cerniera pasti”.