La lista dei paperoni nostrani si allunga, con diversi nuovi entrati nella classifica dei miliardari made in Italy. Cinque su 10 sono i figli del defunto leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, in un elenco che arriva a 71 facoltosi imprenditori e imprenditrici.
A tirare le somme sono gli analisti della società di investimenti Ener2Crowd, secondo cui i connazionali che superano i 100 milioni di euro sono circa 2.300. Stando all’indagine, nel mondo l’Italia si piazza al decimo posto della classifica dei Paesi con più magnati oltre i 30 milioni di patrimonio, per un totale di circa 5.800 su 64mila in Europa e 226mila nel mondo.
L’indagine di Ener2Crowd
L’indagine di Ener2Crowd si basa sull’analisi degli investitori che potrebbero finanziare i progetti della piattaforma green, divisi in quattro categorie di Ultra High Net Worth Individual (individui ad alto patrimonio netto):
- Sub-Hnwi, soggetti con un patrimonio finanziario superiore ai 250 mila euro e una capacità di investimento di almeno 25 mila euro annui: nel nostro Paese sarebbero in 3 milioni;
- Hnwi, con un patrimonio di almeno 1 milione di euro: circa 470 mila italiani;
- Very-Hnwi, con un patrimonio superiore ai 5 milioni di euro: 94 mila connazionali;
- Ultra-Hnwi, individui con un patrimonio oltre i 30 milioni di euro: in Italia 5.800 persone, circa lo 0,01% della popolazione.
Tra questi sono 71 i paperoni tricolori che superano la quota del miliardo, su un totale di 2.397 magnati sparsi per il globo.
Un numero, da quanto emerge dall’analisi di Ener2Crowd, legato alla crescita negli ultimi 10 anni del patrimonio complessivo dei miliardari nel mondo, dai 6.300 miliardi del 2015 ai 14mila miliardi del 2024, con un’impennata del 121%.
Dal 2000 ad oggi è aumentato in generale anche il quantitativo dei milionari del pianeta, salito del 175%, mentre gli individui con una fortuna superiore ai 30 milioni di euro sono quintuplicati.
Le nuove entrate nella classifica dei miliardari in Italia
L’incremento della ricchezza dei paperoni a livello mondiale è stato certificato anche dai recenti dati presentati nel report Oxfam al forum economico di Davos, secondo i quali il patrimonio complessivo dei miliardari è passato da 13mila a 15mila miliardi in un solo anno.
Così come in Italia, i magnati hanno visto lievitare la propria fortuna di 61,1 miliardi rispetto al 2023, al ritmo di 166 milioni di euro al giorno, per un valore totale nel 2024 di 272,5 miliardi di euro.
Numeri confermati anche dalla classifica delle donne e degli uomini più ricchi del nostro Paese stilata da Forbes. Secondo la rivista statunitense, in cima all’elenco rimane Giovanni Ferrero, 59enne a capo dell’omonimo colosso dolciario, che è passato da 38,9 a 43,8 miliardi di patrimonio, scavalcando anche il patron di TikTok Zhang Yiming, al 26esimo posto nel mondo.
Ma la lista dei miliardari made in Italy ha registrato nell’ultimo aggiornamento 10 nuove entrate, con un nome che è riuscito a piazzarsi subito al secondo posto (65esimo a livello globale) con un patrimonio di 27,5 miliardi: Andrea Pignataro, fondatore e ceo di Ion Group, società che gestisce dati finanziari e tecnologici, che in Italia controlla Cedacri, Cerved, List e Prelios.
Debutto in classifica anche per Giancarlo Devasini e Paolo Ardoini, rispettivamente direttore finanziario (e maggiore azionista) e amministratore delegato della società di criptovalute Tether.
Il primo si è posizionato subito al quarto posto con 9,2 miliardi di dollari, mentre il secondo è in 26esima posizione. Più giù gli eredi di Silvio Berlusconi, entrati in graduatoria grazie al patrimonio e alle proprietà del defunto padre: tra gli italiani, Pier Silvio e Marina sono 42esimi, con 2,1 miliardi ciascuno, mentre Barbara, Eleonora e Luigi sono 63esimi, con 1,2 miliardi a testa.