In Italia c’è il forno più grande d’Europa, ecco dove

Milioni di biscotti, ma anche sfogliatelle, brioches e tanto altro: tutti i numeri record dello stabilimento più grande d’Europa (che si trova in Italia)

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

In una società sempre più dinamica e versatile come quella di oggi – dove il mercato del lavoro richiede massicce dosi di flessibilità e una capacità di adattamento via via crescente nel corso del tempo – la quotidianità di ognuno di noi viene messa a dura prova ogni giorno da improvvisi cambi di programma e continue modifiche dell’agenda.

Tra i primi aspetti a risentirne c’è sicuramente l’equilibrio dei pasti che regolano la nostra alimentazione (con aspetti non trascurabili anche dal punto di vista della salute): l’esigenza infatti è divenuta quella di prevedere un numero sempre maggiore di piccole merende e fugaci spuntini, sacrificando – almeno in linea di massima – i classici appuntamenti della colazione, del pranzo e della cena.

Maxi investimento di una nota azienda italiana per incrementare la produzione del forno più grande d’Europa: tutti i numeri

A declinare questo paradigma nella praticità di un’azienda ci hanno pensato i vertici di Barilla, che di recente hanno inaugurato una nuova linea di produzione per realizzare pacchi di biscotti molto più piccoli rispetto alle dimensioni che siamo abituati a vedere nelle credenze degli italiani. Addio dunque alle grandi buste per tutta la famiglia, almeno per chi ha l’esigenza di lavorare fuori casa: in futuro saranno sempre più diffusi i singoli sacchetti con all’interno un paio di biscotti da ingerire al volo.

“Questa è la richiesta del mercato” spiega Cinzia Bassi, responsabile e plan manager dello stabilimento di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. È qui che la multinazionale più famosa del mondo della pasta sta investendo una cifra complessiva di 12,6 milioni di euro (oltre a quelli standard a cadenza annuale) per incrementare la produzione di snack e micro-confezioni di dolcetti.

“Il nostro obiettivo è quello di continuare ad aumentare la produzione anche nei prossimi anni, pur senza rinunciare alla qualità della merce che inseriamo in commercio” specifica Cinzia Bassi, che sottolinea anche come l’abbattimento del consumo energetico sia uno degli elementi cardine attorno cui ruotano tutte le scelte imprenditoriali dell’azienda.

Dai biscotti ai crackers, passando per le sfoglie dolci: quanto produce lo stabilimento Barilla di Castiglione delle Stiviere

Costruita nel 1970 sulle ceneri di un’area precedentemente in disuso, la fabbrica lombarda è divenuta la casa in cui vengono sfornati alcuni dei biscotti più gettonati del panorama italiano ed internazionale, tra cui i celebri Pan di Stelle della Mulino Bianco e le altrettanto famose Gocciole della Pavesi, tutti rigorosamente in commercio con accanto l’inconfondibile marchio della Barilla.

Il complesso industriale vanta un’area complessiva di circa 300mila metri quadrati (di cui oltre 55mila al coperto) e nel corso degli anni ha raggiunto numeri di produzione e vendita tali da essersi guadagnata – con merito – l’etichetta di “Forno più grande d’Europa“.

Sempre grazie ai finanziamenti della famiglia parmigiana (che nell’ultimo triennio ha stanziato ben 7,4 milioni di euro l’anno per il super stabilimento di Castiglione delle Stiviere), nella fabbrica in questione si è arrivati a sfornare 10 miliardi di biscotti, oltre a 1 miliardo di crackers e anche 1 miliardo e mezzo di sfoglie. Il tutto ogni dodici mesi. Inutile sottolineare la grande soddisfazione dei fratelli Paolo, Guido e Luca Barilla, che oggi presiedono la società emiliana fondata dal bisnonno Pietro nel lontano 1877.