Bollette, luce in aumento ma lieve: quanto spende una famiglia

L'Arera ha diffuso le previsioni sul costo dell'elettricità per il prossimo trimestre mettendo però in guardia sul prezzo del gas in estate

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Aumenti in arrivo, anche se moderati, per la bolletta della luce, in vista del prossimo trimestre. Lo prevede l’Arera nel consueto aggiornamento sul mercato tutelato, segnando un +0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Ma se il costo dell’elettricità rimarrà in estate pressoché invariato, l’Autorità ha rivelato che tra l’1 ottobre 2022 e il 30 settembre 2023 l’incremento sarà del +7,3%, rispetto ai 12 mesi precedenti. Inoltre il Garante per l’energia ha sottolineato come le bollette siano ancora in una fase di instabilità e che il costo del gas, per il quale sulla base delle nuove regole l’aggiornamento arriverà il 4 luglio, potrebbe fare segnare una crescita più rilevante.

I dati di Arera

Come spiegato da Arera in un comunicato “i prezzi delle materie prime sembrano essersi relativamente stabilizzati nel primo semestre 2023, dopo la forte crescita registrata nel 2022. L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo, nel trimestre in corso, grazie a un’offerta abbondante rispetto alla domanda, che ha permesso di raggiungere un livello degli stoccaggi europei di oltre il 70% della capacità”.

“La discesa dei prezzi –  ha precisato l’Autorità – si è tuttavia arrestata nel mese di giugno, anche a causa di qualche criticità dovuta all’indisponibilità di alcune infrastrutture produttive norvegesi. Per il trimestre estivo, pur non ravvisandosi particolari tensioni nel mercato europeo, l’aumento delle temperature e il conseguente aumento della domanda potrebbero determinare un rialzo dei prezzi, soprattutto qualora la domanda di Gnl dei due principali importatori asiatici (Cina e Giappone) dovesse mostrare segnali di forte recupero” (qui abbiamo parlato della proroga a settembre del bonus sociale per le bollette).

“In questo quadro, nel secondo trimestre 2023, nonostante un prezzo della CO2 rimasto sostenuto, anche le quotazioni all’ingrosso dell’energia elettrica (Pun) si sono mosse al ribasso – scrivono ancora da Arera – registrando, in base ai dati di preconsuntivo, un calo del 27% circa rispetto al primo trimestre 2023. Le previsioni attuali indicano una sostanziale stabilità dei prezzi per il terzo trimestre 2023“.

Come ha commentato il presidente dell’Authority, Stefano Besseghini, “siamo in una fase molto delicata e molto difficile da ‘leggere’, in prospettiva del prossimo inverno. Il recente aumento di alcuni indicatori ci dice di un mercato che non ha ancora trovato una sua normalità. Restano fondamentali le soluzioni di risparmio ed efficienza energetica che, come consumatori, possiamo adottare per influenzare la domanda e quindi i prezzi” (qui le previsioni su quanto potrebbe costare il gas).

Entrando nel dettaglio delle voci specifiche ddella bolletta della luce, l’incremento dello 0,4% del prezzo finale della famiglia tipo, che risulta così di 23,85 centesimi di euro al kWh, è sostanzialmente legato al lieve aumento della componente Pe a copertura dei costi di acquisto dell’energia elettrica (+1,7%), cui si aggiunge un leggero aumento della componente Pd a copertura dei prezzi di dispacciamento (+0,7%), mentre cala la componente Ppe per il corrispettivo di perequazione (-1,3%) e una riduzione degli oneri generali di sistema (-0,7%). Restano invariate le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).

Sulla base dei dati rilevati da Arera, a fine settembre ogni famiglia spenderebbe dunque in elettricità 1.150 euro su base annua.

I dati dell’Unione nazionale dei consumatori

L’aumento, seppure minimo, viene accolto con “delusione” da parte dell’Unione nazionale dei consumatori in previsione dei picchi di consumo di elettricità attesi in estate per l’accensione dei condizionatori.

Secondo lo studio dell’associazione di categoria per una famiglia tipo aderente al mercato tutelato, un incremento del +0,4% significa spendere 2,70 euro in più su base annua. Ma se i prezzi si mantenessero costanti, la spesa totale nei prossimi dodici mesi sarebbe pari a 644 euro, che sommati ai 1280 del gas, determinerebbero una stangata totale di 1924 euro per abitazione.