È in corso una possibile rivoluzione in Rai, che potrebbe restituire al pubblico un palinsesto differente da quello cui è stato abituato negli ultimi anni. La novità più clamorosa? Il possibile addio di Fabio Fazio alla Rai. Il padrone di casa di Che tempo che fa potrebbe proseguire la propria carriera altrove, salutando Viale Mazzini.
Addio Rai: il futuro di Fabio Fazio
Le indiscrezioni sull’addio di Fabio Fazio alla Rai non sono mancate nell’ultimo periodo e ora tornano a farsi insistenti. Il conduttore ha dedicato la propria carriera alla rete nazionale e tutto lascerebbe pensare a un addio privo di astio.
Pare semplicemente giunto il momento di guardare altrove. Un processo che pare in corso nel dietro le quinte della Rai, pur senza un velo d’amarezza per la decisione repentina di Carlo Fuortes di congelare ogni rinnovo di contratto, in attesa di capire le intenzioni della nuova governance. Per il momento regna l’incertezza e non è da escludere che, compreso il clima, possa essere Fazio a fare la prima mossa.
Viene però da chiedersi cosa accadrà a Che tempo che fa. Impensabile vedere un altro conduttore alla sua guida e infatti così non sarà. La prospettiva attuale sarebbe quella di vedere Fazio trasferirsi insieme al proprio famoso format.
Quest’ultimo non è infatti vincolato da Rai, avvantaggiandosi di una produzione esterna, L’Officina, che potrebbe spostare l’intero progetto sul canale Nove. Una sfida tutta nuova e un contratto decisamente importante per la rete, che potrebbe “rubare” un po’ di pubblico alla Rai nella lotta a distanza per lo share.
Rivoluzione Rai: nuovo palinsesto
Indiscrezioni che si fanno sempre più insistenti e vicine a scenari concreti. Ciò che si prefigura è un “terremoto Rai” che, fino a poco tempo fa, vedeva coinvolto nella discussione anche Massimo Giletti. Addio a Fabio Fazio e bentornato al conduttore di Non è l’arena, ora però nell’occhio del ciclone dopo la chiusura del suo programma su La7.
Tutto è ancora da decidere e i palinsesti Rai potrebbero soffrirne. A suonare l’allarme è stato Giancarlo Leone, presidente dell’Apa (Associazione produttori audiovisivi): “La Rai è entrata in una situazione di stallo e costituisce un vero e proprio stato di emergenza, che andrebbe risolta urgentemente”.
Da due mesi i progetti di intrattenimento, documentari, fiction e animazione sono bloccati. Questo lo scenario sconosciuto al pubblico che Leone ha posto in evidenza. Si attende una mossa da parte dei vertici ma tutto tace.
Restare immobili per troppo a lungo genererebbe, però, un effetto domino potenzialmente devastante, tanto per il settore, i suoi lavoratori e, ovviamente, gli spettatori. Il possibile addio di Fabio Fazio alla Rai sarebbe dunque una naturale conseguenza di questa condizione di immobilismo e incertezza.
Ciò che verrà fuori sarà una Rai tutta nuova, probabilmente, ma ciò che preoccupa è la tempistica delle decisioni della nuova governance. Ad oggi tutto tace e non solo questione di un singolo programma da confermare o sostituire, come nel caso di Che tempo che fa. Ciò che manca è un progetto sul lungo periodo, pare, e Leone spiega: “Si tratta di un danno enorme per la Rai e tutto il mondo della produzione, con effetti palesi sui prossimi palinsesti, bloccati, e l’intera filiera produttiva, culturale e creativa”.