Evelyn Palla sarà nominata alla guida della Deutsche Bahn, la società che gestisce le ferrovie tedesche. La manager di Bolzano dovrà risanare il colosso dei trasporti, in rosso con i bilanci e con una reputazione ai minimi storici per via degli innumerevoli ritardi dei treni. Non si tratta di una decisione da poco o che non avrà un forte impatto. Anzi, secondo il ministro tedesco dei trasporti Patrick Schnieder, sono molte le persone che equiparano il mancato funzionamento della ferrovia nazionale al malfunzionamento dello Stato. Per questo, far funzionare le ferrovie dimostrerebbe che anche lo Stato è ancora in grado di andare avanti.
La scelta è quindi ricaduta su Palla, che è la prima donna a guidare il gruppo. Per di più è italiana e suona tristemente ironico per due motivi, dei quali la manager non ha nessuna colpa: il primo è che l’Italia è ben nota per il malfunzionamento del proprio sistema di trasporti; l’altro è che abbiamo lasciato ai tedeschi un’esperta che avrebbe potuto aiutare proprio le nostre di ferrovie.
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Chi è Evelyn Palla alla guida delle ferrovie tedesche
Evelyn Palla, 51 anni, è la prima donna in 200 anni di storia a capo delle ferrovie tedesche. La sua biografia inizia in Alto Adige, ma ha studiato a Vienna e lavorato per diverse aziende, tra cui la Siemens, passando dalla Gran Bretagna, alla Baviera, fino all’Austria. È stata anche responsabile del gruppo energetico E.ON in Italia, a Milano e ha svolto un ruolo all’interno della Camera di Commercio austriaca a Tokyo e infine è approdata al mondo delle ferrovie.
Da qui la sua esperienza diretta, inizialmente con il trasporto austriaco (ÖBB) e in seguito con quello tedesco. Il suo ruolo all’interno della Deutsche Bahn era quello di responsabile delle finanze. Palla dimostra di avere un approccio molto diretto, tanto che, quando è stata criticata dai ferrovieri perché non aveva idea di come funzionasse una locomotiva, lei ha preso la patente da macchinista e anche quella per guidare i tir.
Un approccio diretto che le ha permesso di guidare l’unico bilancio in attivo delle ferrovie tedesche, ovvero i trasporti regionali. Mentre il resto è al collasso, lei è riuscita a far marciare il 90% dei convogli in orario, semplificando tutti i sottogruppi regionali del Paese.
Ferrovie al collasso: una svolta per i treni tedeschi
La nomina di Palla arriva però in un momento disastroso per il sistema. In questi casi, sembra quasi che “la prima donna nella storia a capo di x azienda” debba prendersi sulle spalle non solo la responsabilità di sistemare il caos, ma anche quella di rappresentare l’intero genere. Se fallisse, Palla non solo sarebbe la prova che le donne a capo hanno meno capacità di gestire le crisi, ma anche gli italiani vanno a braccetto con i ritardi ferroviari. Una grande responsabilità, quindi, a cui la cinquantunenne non si è tirata indietro.
Forte dei risultati sul trasporto regionale, Palla dovrà affrontare una situazione piuttosto complessa. Dovrà occuparsi prima di tutto del risanamento dei conti del trasporto che al momento si trovano con bilanci in rosso. C’è poi l’aspetto della reputazione ormai picco, dovuta proprio all’assenza di puntualità dei treni in partenze e arrivi. Tanto la situazione è grave, che le ferrovie tedesche sono agli ultimi posti delle classifiche europee.
Come ricorda Mara Gergolet su Corriere della Sera, nei primi sei mesi del 2025 solo il 63,4% dei treni a lunga percorrenza è giunto a destinazione con meno di 15 minuti di ritardo (sotto quella soglia si considerano in orario). Dati in lieve peggioramento rispetto a quelli del 2024 (62,5% di treni in orario). Ancora quest’estate, per esempio, per tre giorni consecutivi a luglio, meno del 40% dei treni a lunga percorrenza è arrivato in orario.
A questo quadro si aggiungono i ritardi dei lavori sulle tratte più disastrate. Sono già stati accumulati cinque anni di ritardo: i lavori dovrebbero finire entro il 2035. Secondo le stime, se fossero stati completati in tempo, la puntualità sarebbe stata intorno all’80%. Ed è a questo dato che si punta ora.
Le critiche alla nomina di Palla
Durante la conferenza di presentazione, Evelyn Palla ha dichiarato: “Oggi prendiamo in mano la bacchetta per una nuova era”. Ha però specificato che la sua non sarà una corsa a mettere tutto in ordine per fare bella figura, ma al contrario un processo più lungo, come una maratona, perché servono tempo, risorse e continuità. Tra le priorità sono state annunciate:
- l’eliminazione delle procedure burocratiche che rallentano le operazioni;
- l’ammodernamento delle infrastrutture;
- la collaborazione con lo Stato, richiamato a fare la sua parte sul piano dei finanziamenti pubblici.
Il ministero dei Trasporti parla di un ritorno alla puntualità. Le speranze ci sono, ma la nomina di Palla non piace proprio a tutti. Tra le critiche, c’è chi le rimprovera la mancanza del carisma necessario per affrontare l’opinione pubblica in questo momento così complesso per le ferrovie dello Stato; e poi c’è c’è chi fa notare come comunque la manager facesse già parte di una dirigenza che ha permesso il declino della compagnia.
Le critiche del sindacato Eisenbahn- und Verkehrsgewerkschaft (EVG) sono rivolte soprattutto al ministero, che non solo ha nominato CEO Palla, ma ha anche promosso Dirk Rompf alla guida della società di Deutsche Bahn per le infrastrutture. Il segretario dell’EVG, Martin Burkert, ha spiegato che è stato proprio Rompf, con la sua politica di risparmio degli ultimi sei anni, a determinare l’attuale condizione di collasso del sistema ferroviario. Questo ricollocamento, quindi, è considerato né un nuovo inizio né un buon inizio.