Nel corso degli ultimi anni i droni hanno registrato una gran diffusione. Nonostante i prodotti di una certa qualità non abbiano esattamente costi ridotti, sempre più persone ne sentono il bisogno per le proprie vacanze.
Uno strumento che attira tantissimi appassionati, dunque, non soltanto professionisti. Il problema però risiede nel fatto che i primi non sempre sono al corrente delle regole da seguire. Non si può lasciar librare uno strumento del genere nell’aria a propria discrezione, in ogni luogo in cui ci si trovi. Di seguito, partendo da un caso di cronaca, spieghiamo quelli che sono i rischi in termini di sanzioni.
Drone caduto su una chiesa
È accaduto qualcosa di assolutamente insolito e potenzialmente pericoloso nel cuore di Genova. Un drone è precipitato sulla chiesa di Boccadasse. Un tonfo ha colto tutti alla sprovvista, quando un turista polacco ha perso il controllo del mezzo.
Il responsabile (residente nel Regno Unito) è stato individuato dagli agenti della Polizia municipale. Non è stato in grado di mantenere il controllo del velivolo, caduto rovinosamente a pochi metri da chi prendeva il sole e chi semplicemente passeggiava afflitto dalla calura estiva.
È stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco per recuperare il drone. Una bravata che potrebbe costare al pilota maldestro una multa da 30mila euro. In seguito ai necessari accertamenti, gli agenti hanno potuto verificare l’attestato di autorizzazione al pilotaggio del drone. Non è stata però fornita la documentazione dell’apparecchio, ovvero il suo Qr identificativo, così come manuale di volo e contratto di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.
Estratti i dati dalla memoria, gli operatori del reparto Sicurezza stradale del Comune hanno sequestrato l’attrezzatura. Il tutto sarebbe dovuto a un errore umano ma non si esclude un malfunzionamento, considerando come l’apparecchio risulti assemblato dallo stesso proprietario.
Droni, divieti e multe
Perché mai un episodio del genere dovrebbe far scattare una multa da 30mila euro? Nello specifico, la città di Genova ha regole molto severe sul volo dei droni. Ciò a causa dei molti coni di atterraggio previsti, in relazione al vicino aeroporto e alle aree di atterraggio degli elicotteri di soccorso degli ospedali Policlinico San Martino e Gaslini. Per non parlare dell’interdizione che vige intorno al carcere di Marassi e ai complessi che insistono nel centro cittadino.
Nello specifico, il rischio è il seguente, come spiegato da Sergio Gambino, assessore comunale alla Sicurezza e Protezione civile: “La contestazione della violazione degli articoli 1231, per l’inosservanza di norme sulla sicurezza di navigazione, e 798, per l’obbligo di assicurazione. Si prevede una sanzione di circa 30mila euro”.
Di seguito riportiamo quelle che sono le principali effrazioni, con relative sanzioni potenziali:
- operatore di droni privo di autorizzazione/informativa favorevole rilasciata da Enac – Rischio arresto fino a un anno e multa fino a 1032 euro;
- operatore Sapr privo di manuale di volo – Sanzione da 1549 a 9626 euro;
- pilota di drone privo di certificato medico d’idoneità aeronautica (o scaduto) – Reclusione da uno a cinque anni;
- operatore Sapr privo di copertura assicurativa – Sanzione da 30mila a 100mila euro.