Come Beyoncé ha fatto esplodere l’inflazione in Svezia

Secondo alcuni analisti la pop star Beyoncé, in Svezia per due concerti, avrebbe spinto in su i prezzi di ristoranti, alberghi e altri beni e servizi diminuendo il potere d'acquisto locale

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La regola fondamentale dell’economia è che il valore dei beni e dei servizi è prima di ogni altra cosa determinato dalla domanda e dall’offerta. Ma che succede se in un sistema di dimensioni tutto sommato contenute tutt’a un tratto l’offerta rimane costante mentre la domanda si impenna? Il risultato è uno solo: l’aumento dei prezzi. O, se vogliamo, avviene la diminuzione del potere d’acquisto della moneta. In una parola: c’è l’inflazione.

Beyoncé in Svezia

Secondo alcuni analisti Beyoncé avrebbe spinto in su l’inflazione in Svezia. La superstar ha raggiunto il paese scandinavo per tenere due date del suo tour mondiale, richiamando decine di migliaia di fan da ogni dove.

Sebbene l’inflazione svedese sia scesa al di sotto del 10% a maggio alcuni analisti sostengono che senza i concerti di Beyoncé i risultati sarebbero stati ancora maggiori. In sintesi, la star made in Usa ha tenuto alti i prezzi.

In Svezia ad aprile l’inflazione segnava quota 10,5%. I prezzi al consumo a maggio sono scesi al 9,7%, la prima volta che l’inflazione è scesa sotto il 10% in oltre sei mesi. Questo ha comportato un calo nel costo dell’elettricità e dei generi alimentari, ma allo stesso tempo i costi di alcuni beni e servizi sono aumentati. L’agenzia Statistics Sweden spiega che sono saliti i prezzi degli hotel, dei ristoranti, i servizi ricreativi e l’abbigliamento.

È Michael Grahn, capo economista per la Svezia presso Danske Bank, a tirare in ballo la visita di Beyoncé a Stoccolma: “L’inizio del tour mondiale di Beyoncé in Svezia sembra aver influenzato l’inflazione di maggio, ma di quanto è ancora incerto”. Grahn ipotizza che il fattore Beyoncé possa aver spinto su i prezzi di determinati settori dello 0,2% o dello 0,3%.

Ogni concerto ha registrato la partecipazione di 46.000 persone. Gli hotel e i bed and breakfast di Stoccolma hanno visto il pienone e migliaia di fan hanno dovuto pernottare nei comuni al di fuori della Capitale.

Molte le partecipazioni di fan stranieri che hanno approfittato della debolezza della valuta locale, la corona svedese, per pagare di meno i voli aerei.

Bruce Springsteen in Svezia

Parlando con il Wall Street Journal, Michael Grahn ha tuttavia detto che l’effetto Beyoncé è da considerarsi un fenomeno “molto raro” e che si aspetta che la situazione torni alla normalità a giugno. Sempre che nel frattempo all’effetto Beyoncé non segua l’effetto Bruce Springsteen: il Boss è atteso in Svezia per tre concerti che si terranno a breve a Göteborg, importante città sulla costa occidentale del paese scandinavo.

Inflazione in Svezia

L’inflazione in Svezia ha raggiunto il picco a dicembre 2022 segnando il 12,3% (il massimo negli ultimi 30 anni). Come già fatto dalle banche centrali di Stati Uniti e Unione Europea, anche la Banca centrale svedese ha ripetutamente aumentato i tassi nel tentativo di frenare l’inflazione.

Seguendo questo link è possibile approfondire il tema dell’inflazione e capire da cosa è determinata.