Allerta meteo in molte regioni, Coldiretti lancia l’allarme: cosa succederà

Italia ancora nella stretta del maltempo, con fenomeni meteo estremi che insieme alla siccità continueranno a causare danni alle coltivazioni

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

La Protezione Civile aveva emanato nel week-end un’allerta meteo per 11 regioni. La situazione non è migliorata a inizio settimana, e arriverà anche un primo fine settimana di settembre caratterizzato da maltempo ed eventi temporaleschi che potrebbero intensificarsi ulteriormente. Nelle giornate di martedì 30 agosto e mercoledì 31, gran parte dell’isola sarà martoriate da forti rovesci e grandine. Che dopo i tanti mesi di siccità rischiano di creare danni per milioni di euro.

Nuova ondata di maltempo in tutta Italia: temporali e grandine in arrivo

I temporali sono previsti in tutto il Nord Ovest, e si stanno avvicinando sempre più alle aree occidentali della provincia di Milano. Correnti fresche e instabili provenienti dal Nord Europa si stanno riversando sul Mediterraneo, portando il maltempo principalmente nel Settentrione. Il fronte temporalesco è atteso sulle Alpi occidentali e ci saranno fenomeni sparsi anche nelle pianure piemontesi e in Liguria, specie nel Ponente.

In Italia non c’è una figura di alta pressione dominante in grado di garantire stabilità meteo. L’anticiclone africano continuerà a lambire le regioni del Sud, ma in tutte le zone montuose sono attesti veloci temporali estivi. Per tutta la settimana ci saranno fenomeni sparsi, e il maltempo arriverà anche nel Meridione e sulle isole. Causando alluvioni e disagi diffusi.

Danni per oltre 6 miliardi di euro nelle campagne: cosa sta succedendo

Nelle campagne l’arrivo di temporali e grandine ha già creato ingenti danni agli agricoltori. Le coltivazioni di frutta e verdura nei campi sono state distrutte in diverse aree, e in molte zone il maltempo è arrivato proprio durante la vendemmia. I rovesci di forte intensità, la frequenta attività elettrica (qua il nostro approfondimento su come difendersi dai fulmini) e le raffiche di vento stanno mettendo in ginocchio l’intera filiera alimentare.

Nelle 11 regioni per cui è stata emanata l’allerta meteo nel week-end sono concentrati i campi adibiti alla coltivazione di frutta, – dalle mele alle pere, fino ad arrivare ai kiwi – e soprattutto i vigneti. I nubifragi rischiano di far perdere un intero anno di lavoro proprio nel momento della raccolta. Le reti antigrandine, uno strumento ancora poco diffuso nel nostro Paese, sono servite a limitare i danni solo parzialmente.

Il tempo anomalo, con gran parte dell’anno caratterizzata dalla siccità e l’estate da fenomeni meteo estremi, come trombe d’aria e grandinate eccezionali, ha causato perdite per oltre 6 miliardi di euro. Cioè un decimo della produzione nazionale.

Perché i temporali e le piogge in arrivo non risolveranno i danni della siccità

Insomma, dopo la siccità ci si lamenta delle piogge? Sì, e c’è una valida spiegazione. Quando il terreno è secco, le precipitazioni devono essere continue e di bassa intensità. I temporali violenti infatti non permettono al suolo di assorbire correttamente l’acqua, che cade e si allontana per scorrimento, provocando frane e smottamenti. E dunque non solo non è utile alle piantagioni, ma rischia di spazzarle via. Qua il punto sulla siccità in Italia e le possibili soluzioni.

Coldiretti, ancora una volta, sottolinea la criticità della situazione attuale, parlando delle “evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici” con eventi atmosferici eccezionali ormai all’ordine del giorno e una “tendenza alla tropicalizzazione” che porta manifestazioni sempre più violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici.

Fenomeni che compromettono le coltivazioni nei campi e causano danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. E che inevitabilmente si tradurranno in costi maggiori per la spesa alimentare per i cittadini, che nei prossimi mesi dovranno affrontare anche gli effetti del temuto lockdown energetico, causato dall’emergenza gas, di cui vi parliamo qui.