Superlega diventa Unify League, la proposta di A22 a Uefa e Fifa: dentro fino a 10 italiane

La società promotrice della superlega ha lanciato un nuovo format che mira a rimettere in discussione il modello di Uefa e Fifa con un sistema di nuove coppe

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 17 Dicembre 2024 21:43

Superlega, la vendetta. L’A22 Sports Management torna alla carica con un nuovo format di competizioni alternativo al monopolio di Uefa e Fifa: l’Unify League. La società che aveva lanciato il progetto Superlega fa leva sul ricorso vinto contro la posizione dominante della massima organizzazioni del calcio europeo, alle quali chiede il riconoscimento di un modello di tornei alternativo a quello attuale, sulla base dei principi di inclusività, meritocrazia e sostenibilità del calendario, stabiliti dalla Corte di Giustizia europea. Non più un sistema chiuso, ma una competizione a quattro livelli aperta a 96 squadre da 55 Paesi.

L’annuncio di A22

Nella sentenza della Corte Ue del dicembre 2023 è stato riconosciuto, da una parte, il monopolio della Uefa sui tornei in Europa, ma ha anche stabilito che la stessa organizzazione calcistica continentale deve essere presa come interlocutore di riferimento per l’approvazione di nuove competizioni.

Alla luce dei criteri fissati dal Tribunale europeo, oltre al confronto con club e leghe, A22 ha dunque inviato a Nyon una richiesta ufficiale di riconoscimento del nuovo format “pienamente allineato con la definizione Uefa del ‘Modello sportivo europeo'”, per una “crescita sostenibile e lo sviluppo del calcio”, come dichiarato dal Ceo della società, Bernd Reichart.

A differenza dell’idea elitaria della prima versione della Superlega, la Unify League prevede una qualificazione sulla base dei risultati ottenute dalle squadre nei campionati nazionali dei 55 Paesi coinvolti, durante la stagione precedente.

Secondo i principi espressi nel comunicato di “democratizzazione” del calcio, accessibilità e connessione diretta con i tifosi di tutto il mondo all’evento sportivo, al centro del progetto è inclusa la piattaforma streaming omonima Unify, che trasmetterebbe le partite gratuitamente, oppure in abbonamento senza pubblicità e contenuti aggiuntivi.

In attesa di conferme, la società che fa capo al Real Madrid e al Barcellona promette un minimo di 400 milioni di euro di contributo di “solidarietà” alle squadre partecipanti, il cui pagamento sarebbe affidato a un organismo indipendente.

Come funziona la Unify League

Nella sua proposta, A22 ha allegato un calendario sovrapponibile a quello delle attuali tre maggiori competizioni europee (Champions, Europa e Conference League), con gironi da 14 partite, metà in casa e metà in trasferta da settembre ad aprile, seguita da una fase a eliminazione diretta a partire dai quarti fino alla finale di maggio.

Un totale di 27 giornate play-off inclusi che, come sottolineato dai promotori, impegnerà in maniera minore i club rispetto alle 29 appuntamenti complessivi delle coppe continentali in corso.

La partecipazione sarebbe raggiungibile potenzialmente da tutte le squadre delle federazioni Uefa, attraverso tre strade: vittoria di una competizione della Unify League nella stagione precedente, qualificazione diretta dalla rispettivo campionato nazionale o tramite play-off.

In questi ultimi due casi A22 promette “una classifica trasparente e oggettiva basata sulle prestazioni dei club di ciascuna federazione nelle competizioni europee” per l’assegnazione dei posti, in base a un coefficiente per Paese.

Secondo il documento inviato a Uefa e Fifa, la Unify League sarebbe strutturata su quattro serie:

  • Star League – 16 squadre (due gruppi da otto squadre)
  • Gold League – 16 squadre (due gruppi da otto squadre)
  • Blue League – 32 squadre (quattro gruppi da otto squadre)
  • Union League – 32 squadre (quattro gruppi da otto squadre)

Se si prende in considerazione il modello di calcolo del ranking utilizzato oggi dalla Uefa, con l’Italia seconda nella classifica per federazioni, 10 le squadre del nostro Paese che potrebbero prendere posto nel nuovo format potrebbero arrivare fino a 10, così distribuite:

  • tre squadre nella Star League
  • una squadra nella Gold League (due in caso di passaggio tramite i play-off)
  • due squadre nella Blue League (tre in caso di passaggio tramite i play-off)
  • due squadre nella Union League