La Cina “invade” il mondo con i robot umanoidi: conto alla rovescia

Con i robot umanoidi cinesi il mondo non sarà più lo stesso, come hanno annunciato le autorità del Paese del Dragone. Entro il prossimo biennio si darà il via alla produzione di massa

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La Cina ha svelato una delle colonne del suo programma strategico per il prossimo futuro: la produzione di massa di robot umanoidi entro il 2025. Con la recente accelerazione nel campo dell’intelligenza artificiale i software sono praticamente pronti. Ora si tratta di realizzare gli hardware e di commercializzare il prodotto entro 2 anni. Il piano è ambizioso: i cinesi sostengono che l’impatto dei robot umanoidi sui consumi e sulle abitudini delle persone sarà paragonabile alla rivoluzione introdotta a suo tempo dai personal computer e dagli smartphone.

Arriva il robot umanoide cinese

Il governo cinese ha dichiarato che la produzione seriale di questi robot avrà letteralmente l’effetto di “rimodellare il mondo”.

Fra le aziende cinesi che hanno puntato sulla produzione di robot umanoidi c’è la startup Fourier Intelligence, prossima a lanciare il modello GR-1 entro la fine del 2023 per poi metterlo in commercio nel corso del 2024. La società, che ha sede a Shanghai, ha annunciato che GR-1 potrà camminare a una velocità di 5 chilometri orari portando addosso fino a 50 chili di peso.

Una volta che i robot saranno perfezionati, le loro applicazioni saranno molteplici: dall’intrattenimento domestico ai lavori pesanti, dalle attività di precisione agli utilizzi militari. E l’opinione pubblica si divide fra gli apocalittici e gli integrati (per citare un vecchio saggio di Umberto Eco), ovvero fra chi vede un pericolo per l’incolumità umana e fra i tecno-entusiasti.

Fra chi osserva l’evoluzione degli eventi con maggiore interesse e preoccupazione ci sono gli Stati Uniti: oltre ai timori legati alla concorrenza nel settore tech, gli Usa continuano a guardare con sospetto ai prodotti cinesi. Si ricorda a questo proposito il ban del governo Usa (poi revocato) contro gli smartphone cinesi Huawei per motivi di sicurezza nazionale: Cia, Fbi e governo statunitense temevano che i telefonini made in Cina potessero essere utilizzati per fare spionaggio.

Amazon testa i robot di Agility Robotics

Ma se i cinesi accelerano, gli Stati Uniti non rimangono a guardare: l’americana Agility Robotics ha intenzione di aprire una fabbrica di umanoidi in Oregon dove prevede di costruire centinaia di robot in grado di imitare i movimenti umani.

Amazon sta testando il robot Digit della Agility Robotics presso un centro di ricerca e sviluppo vicino Seattle. Lo scopo è valutare come esso possa essere utilizzato per automatizzare la gestione dei magazzini. Ma attualmente il progetto è solo in fase pilota.

Parlando con Business Insider, il Ceo di Agility Robotics, Damion Shelton, ha dichiarato di attendersi a stretto giro una graduale implementazione delle prestazioni di Digit.

I robot di Elon Musk

Anche Elon Musk è entrato nel mercato della robotica umanoide: la sua creatura si chiama Optimus (o Tesla Bot). Il progetto è partito nel 2021, ma a differenza delle ambizioni cinesi, Musk ammette che la produzione industriale su larga scala è un obiettivo ancora lontano. Solo in tempi relativamente recenti Optimus è riuscito a salire su un palco e a camminare senza alcun tipo di supporto.