Il calciomercato estivo è ormai archiviato e gli allenatori possono dirsi tranquilli, al netto delle solite polemiche legate al fatto che la finestra dei trasferimenti sia ancora aperta durante le prime giornate.
In termini economici si possono dunque tirare le somme, valutando quelli che sono gli equilibri fiscali dei vari club. A quanto corrisponde il monte ingaggi delle 20 squadre di serie A? Di seguito tutti i dettagli.
Gli ingaggi in serie A
Sappiamo benissimo come la serie A non regga il confronto con Premier, Liga e Bundesliga in termini di potere di spesa. Ciò risulta evidente quando si parla di ingaggi. Al netto di addii e arrivi, la situazione sembra generalmente identica, o quasi. Stando ai dati forniti da Calcio e Finanza, infatti, l’aggregato degli stipendi lordi di tutti i calciatori presenti nelle rose del massimo campionato italiano ammonta a 1,06 miliardi di euro. Di fatto in linea con la stagione 2023-24.
Una cifra che potrebbe mutare, seppur di poco, in caso di nuovi arrivi di calciatori svincolati, così come di cessioni verso Paesi in cui il mercato è ancora aperto. Un nome su tutti è quello di Adrien Rabiot, ormai ufficialmente un ex Juventus. Allo stato attuale sta decidendo quale sarà il suo futuro, e non è da escludere che possa essere ancora in serie A.
La classifica
Come detto, la situazione non è cambiata rispetto allo scorso anno, in linea di massima. Il monte ingaggi è rimasto bene o male lo stesso e, inoltre, anche la capolista non risulta modificata. A dominare questa speciale classifica è ancora l’Inter.
Una sorpresa considerevole, tenendo conto dell’addio di Zhang e dell’approdo di Oaktree. Ci si sarebbe aspettato un certo ridimensionamento, con una revisione dei conti non brutale ma netta. Il monte ingaggi lordo invece supera quota 100 milioni di euro. Nello specifico i nerazzurri, campioni d’Italia in carica, sono dinanzi a tutti con 141,7 milioni di euro.
Alle spalle troviamo la Juventus, che di poco ha la meglio sul Milan, terzo in classifica. I bianconeri mettono a bilancio 111,7 milioni di euro, mentre i rossoneri 104,3 milioni. A dimostrazione però di come il denaro speso non sia sempre garanzia di risultati, dopo 3 giornate di campionato Inter e Juve occupano la vetta della classifica (pari punti con Torino e Udinese, ndr), mentre il “nuovo” Milan di Fonseca è quattordicesimo, con due punti come Monza, Cagliari, Roma e Bologna.
A completare il quintetto delle squadre dal monte ingaggi più ricco troviamo Roma e Napoli, con 89,9 milioni e 82,9 milioni, rispettivamente.
Ecco il resto della classifica degli stipendi in serie A che, ricordiamo, sono riportati lordi:
- Lazio – 68,2 milioni di euro;
- Fiorentina – 61,6 milioni di euro;
- Atalanta – 59,2 milioni di euro;
- Torino – 46,1 milioni di euro;
- Como – 38,1 milioni di euro;
- Bologna – 36,1 milioni di euro;
- Monza – 35 milioni di euro;
- Genoa – 31,3 milioni di euro;
- Udinese – 28,2 milioni di euro;
- Parma – 25,2 milioni di euro;
- Cagliari – 24,1 milioni di euro;
- Lecce – 21,5 milioni di euro;
- Empoli – 20,4 milioni di euro;
- Venezia – 19,4 milioni di euro;
- Hellas Verona – 18 milioni di euro.
- Nel confronto con la scorsa stagione, la Juventus di Thiago Motta ha rivisto un po’ i propri conti, calando il monte ingaggi del 4,1%. Netta crescita del Napoli di De Laurentiis, che ha aumentato dell’11,1% gli stipendi con l’arrivo di Antonio Conte in panchina (percentuale che sarebbe stata ben maggiore con il peso dei 13,1 milioni lordi di Osimhen, in assenza di una sua “cessione”).
Il Milan ha invece deciso di investire, puntando fortemente sul ciclo di Fonseca (già nella tempesta) con un +14,6%. L’Inter ha fatto lo stesso con Inzaghi, garantendogli un +20,3%. In Lazio, invece, Roma e Lazio hanno tagliato il possibile: -17% per i Friedkin e -10,7% per Lotito.